Di seguito si riporta il testo dell’articolo scritto dal presidente Codacons, Carlo Rienzi, per Huffingtonpost.it
Leggo oggi di un nuovo scandalo che investe la magistratura italiana, con un ex presidente di sezione del Consiglio di Stato accusato dalla Procura di Roma di aver aggiustato sentenze in cambio di mazzette, e un ex pm di Siracusa fermato per associazione a delinquere, corruzione e falso. Un episodio che si aggiunge alla lunga lista di scandali che, negli ultimi anni, vedono coinvolta la giustizia italiana, minando profondamente il ruolo della magistratura e la fiducia che in essa ripongono i cittadini.
E leggendo tali ultime vergogne non posso non pensare a un altro magistrato, quel Francesco Bellomo destituito di recente dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa perché imponeva minigonne e tacchi alle sue studentesse. Un fatto certamente grave e condannabile, ma dalle conseguenze tutto sommato nulle sulla giustizia italiana. Perché se un magistrato prende soldi per pilotare una sentenza danneggia tutti: i cittadini, la giustizia e la categoria cui appartiene. Se un magistrato ha una ossessione per le belle ragazze e impone contratti assurdi, danneggia solo se stesso e coloro che quelle condizioni indegne le accettano.
Tutto sommato, tra chi brama di nascosto i soldi e chi ama alla luce del sole il sesso, io preferisco i secondi, e mi domando se, considerati gli ultimi scandalosi fatti, non sia il caso di richiamare in servizio Bellomo…