"Il Pd deve cambiare e deve cambiare radicalmente la sua leadership nazionale e territoriale, perchè è necessario dotare finalmente il Paese di un partito progressista moderno ed europeo radicato nel territorio. Abbiamo bisogno di una classe dirigente capace di coniugare legalità e sviluppo e di misurarsi con le due sfide che nel mondo stanno mettendo in difficoltà le forze progressiste: la domanda di uguaglianza e quella di sicurezza". Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando i risultati elettorali.
"Hanno perso – aggiunge – i due ‘Partiti Io’ di Renzi e Berlusconi. Entrambi non hanno saputo rappresentare il centrosinistra e il centrodestra, non hanno saputo essere competitivi e alternativi, al fine di bloccare gli estremismi, l’avanzata della Lega, sul fronte conservatore, e del M5S, sul versante progressista. Per quanto riguarda il campo dove milito il ‘Partito Io’ voluto da Renzi ha, inoltre, sacrificato il pluralismo interno e la partecipazione dei territori sull’altare di eventuali accordi di potere da consumare all’indomani del voto".
"In Sicilia poi – ha continuato Lumia – come al solito, si è stati ancora più zelanti trasformando il ‘Partito io’ in partito doroteo, incapace di fare un’opposizione forte al governo regionale di centrodestra e di competere col M5S sul piano dell’innovazione e del cambiamento. Anche la scelta delle candidature si è rivelata fallimentare, perdente e inconcludente".