Il primo e il 2 febbraio 2024 si tiene a Milano la nona edizione dell’AIA CAM Pre-Moot, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano (CAM) e dall’AIA, l’Associazione Italiana per l’Arbitrato.
Si tratta di una competizione che vede 130 studenti di 14 Università provenienti da tutt’Europa sfidarsi su tecniche di difesa persuasiva, con l’ambizione di diventare esperti di arbitrato commerciale.
Che cosa è un “Moot”. Il “mooting” è un’attività curriculare diffusa in molte scuole di diritto; si basa sull’apprendimento delle tecniche di difesa persuasiva. Gli studenti, detti “mooters”, partecipano a procedimenti arbitrali simulati che comportano la stesura di memorie e discussioni orali.
Come avviene il “Pre-Moot AIA-CAM”. I ragazzi, durante gli incontri, svolti in forma di dibattiti, affrontano un caso giuridico davanti ad un collegio di arbitri; mettono così in pratica le competenze e le conoscenze acquisite durante gli anni di studio, simulando le sfide tipiche dei legali di parte: gestione del tempo, responsabilità e organizzazione.
L’evento prende il nome di “Pre-Moot”, perché con la sfida del Pre-Moot gli studenti si preparano per partecipare alla 31° Competizione internazionale di arbitrato “VIS Moot” di Vienna, che si tiene a Vienna dal 22 al 28 marzo 2024.
La gara. In questa nona edizione del Pre-Moot AIA-CAM i ragazzi si sfidano in 4 round (simulazioni di udienze arbitrali); al termine la squadra con il punteggio più alto verrà proclamato vincitore. Alla Università che vince verrà offerta la partecipazione all’Italian Arbitration Day (IAD) che si terrà a Roma il 13 giugno 2024 organizzato da AIA e CAM.
Il caso giuridico: verrà dibattuto il caso di una transazione di vendita internazionale soggetta alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni del 1980, coinvolgendo anche questioni procedurali dell’arbitrato, come la giurisdizione e i poteri di un tribunale arbitrale.
Criteri per valutare la squadra migliore: presentazione efficace e sequenza logica dell’arringa, capacità persuasiva delle conclusioni, conoscenza della legge e del caso giuridico, linguaggio ritmato e scandito, capacità di coinvolgimento degli arbitri e di reazione controllata a domande incalzanti.
È possibile assistere alle simulazioni quali osservatori previa registrazione scrivendo a aiacam.premoot@gmail.com.
“Le competizioni di arbitrato come il “Pre-Moot” – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – rappresentano un ottimo trampolino di lancio per i giovani, che un domani si proietteranno nell’ambito legale e nella gestione di controversie attraverso l’arbitrato. La Camera Arbitrale di Milano da anni, promuovendo queste iniziative, si impegna per valorizzare i futuri professionisti e a migliorare la già elevata qualità di competenze presenti nel settore. L’arbitrato è un servizio di risoluzione delle controversie sempre più in crescita: le imprese riconoscono l’efficacia dell’arbitrato nel risolvere le controversie in un tempo ragionevole e, come sappiamo, l’efficienza della giustizia è uno degli indicatori più importanti per favorire la competitività e il consolidamento economico di un Paese”.
“Dal 2016 AIA e CAM – ha dichiarato Maria Beatrice Deli, Segretario Generale dell’AIA, Associazione Italiana per l’Arbitrato – hanno unito le forze per poter offrire agli studenti delle università italiane un’occasione unica di mettersi alla prova e affinare le abilità di elaborazione di memorie scritte e soprattutto di presentazione ed oral advocacy, fornendo loro la possibilità di meglio comprendere le dinamiche dell’arbitrato internazionale. Questo è il fondamentale obiettivo del Willem C. Vis Moot, che allo stesso tempo offre un’eccezionale opportunità di conoscere professionisti del settore e altri studenti provenienti da tutto il mondo, coinvolti nella stessa iniziativa. Anche quest’anno come AIA e CAM ci proponiamo di garantire ai 14 team partecipanti da ogni parte del mondo la medesima esperienza, anche se virtuale, mettendo l’attività delle due più importanti istituzioni italiane di questo settore al servizio della formazione dei professionisti dell’arbitrato”.
Le 14 Università partecipanti alla 9° edizione: University of Belgrado (Serbia); University of Bologna – Alma Mater Studiorum (Italia); Bocconi University, Milan (Italia); Cattolica del Sacro Cuore University, Milan (Italia); Charles University of Prague (Czech Republic); University of Graz (Austria); University of Lausanne (Svizzera); University of Milan-La Statale (Italia); University of Montenegro (Montenegro); University of Pazmany Peter Catholic (Ungheria); Sciences Po Law School, Paris (France); University of Roma Tre (Italia); Università degli Studi di Trieste (Italia); Università degli Studi di Torino (Italia).
Studi legali e enti a sostegno della 9° edizione del Pre-Moot: Chiomenti; C.M.S. Law. Tax, Future; DLA Piper; Elexi; Gianni & Origoni; PBC Legal; Pavesio e Associati with Negri-Clementi; SIOI. Sezione Piemonte e Valle D’Aosta; Squire Patton Poggs.
Dati di Camera Arbitrale di Milano sul servizio arbitrato
Cresce l’utilizzo dell’arbitrato CAM. Negli ultimi 5 anni (2019-2023), si registra un aumento del 35% delle domande di arbitrato CAM passando da 102 a 138 domande. Tempi: con l’arbitrato CAM la decisione sulle controversie, in media, si ottiene in 12.7 mesi (media degli ultimi 5 anni). Il tempo di conclusione del procedimento arbitrale si riduce del 56% (pari a 170 giorni) in caso si applichi la procedura semplificata. L’arbitrato semplificato, nato in CAM nel 2020, si applica ai procedimenti il cui valore della domanda non superi 250 mila euro, fatta salva la contrarietà di una parte; si applica inoltre a tutti i procedimenti senza alcun limite di valore economico, se le parti vi abbiano fatto riferimento nella clausola arbitrale o se ne abbiano concordato l’applicazione anche successivamente.
Costi. I costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. È possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator. Con l’arbitrato semplificato i costi si riducono del 30%, rispetto a quelli della procedura ordinaria.
Chi utilizza l’arbitrato? Nel 67% dei casi di arbitrati CAM amministrati nel 2022 si tratta di società di capitali; nel 16% di privati; di professionisti nel 6% dei casi; di società di persone per l’1%, e di altre forme per il 10% dei casi.
Materie del contendere: le principali materie nel 2022 riguardano il societario (24% del totale); l’affitto, vendita e cessione del ramo d’azienda (18%) e la fornitura di beni e servizi (17%). Nel confronto con i dati dell’anno precedente, notiamo l’aumento delle controversie che riguardano la fornitura di beni e servizi, di quelle relative all’affitto, vendita e cessione di ramo d’azienda, influenzate dalla pandemia e dalle misure adottate per il contenimento della stessa. Si registra anche l’incremento delle liti in materia di appalto, dovuto in parte al rincaro dei prezzi dell’energia, delle materie prime e della componentistica.
Rete nazionale il network CAM
La Camera Arbitrale di Milano, a livello nazionale, affianca alcune Camere di Commercio italiane e altri enti nell’amministrazione degli arbitrati. L’amministrazione congiunta dei casi avviene sulla base del Regolamento della Camera Arbitrale di Milano. Camere di commercio convenzionate: Camera di commercio di Avellino (ora Irpinia-Sannio), di Bari, di Benevento, di Bologna, di Brescia, di Cremona, di Ferrara, di Genova, di Lecco, di Mantova, di Modena, di Padova, di Pavia, di Pistoia, di Pordenone-Udine, di Varese; Curia Mercatorum – centro di mediazione-arbitrato promosso dalle Camere di commercio di Treviso-Belluno e di Venezia Rovigo. Altri enti convenzionati: Associazione Italiana per l’Arbitrato, Camera Arbitrale Forense di Pescara, Ordine degli Avvocati di Genova, Ordine degli Avvocati di Monza, Ordine degli Avvocati di Treviso.
Arbitrato: che cosa è
L’arbitrato è uno strumento con cui risolvere liti civili e commerciali, in ambito nazionale e internazionale, in alternativa alla via giudiziaria ordinaria. Caratteristica fondamentale è la possibilità per le parti di scegliere i soggetti che decideranno la lite tra tecnici ed esperti della materia. L’arbitro emette una vera e propria sentenza, il lodo arbitrale. A seguito della sottoscrizione di numerose convenzioni internazionali, in particolare quella di New York del 1958, ratificata da oltre 145 Stati, il lodo arbitrale può essere riconosciuto ed eseguito in gran parte del mondo. Ciò rappresenta un importante vantaggio nella risoluzione di controversie che coinvolgono parti di nazionalità diverse. È possibile utilizzare l’arbitrato se le parti hanno inserito, nel contratto o nello statuto sociale, una clausola arbitrale oppure, qualora la lite sia già insorta, abbiano redatto un compromesso.