Oggi, 22 maggio 2021, Avviso Pubblico festeggia un importante traguardo: 25 anni di storia, di prevenzione e contrasto alle mafie e alla corruzione da parte degli Enti Locali e delle Regioni.
Per l’occasione sono stati organizzati due eventi online trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Associazione e sulla pagina Facebook del Domani e di Altreconomia. Tra gli ospiti è intervenuto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho
“Avviso Pubblico è un’associazione di importanza straordinaria, a cui va espressa gratitudine per il lavoro enorme che è in grado di sviluppare, perché conduce i propri Enti soci in un percorso di legalità, un lavoro che sarà di estrema utilità per il Paese anche nel prossimo futuro, pensando ai fondi europei che giungeranno dal Piano di Ripresa e Resilienza – ha dichiarato il Procuratore nazionale antimafia – L’azione dei Comuni è fondamentale nell’alveo dei controlli sull’affidamento degli appalti, una fetta consistente delle risorse stanziate dall’Unione Europea è infatti destinata ai progetti di Enti locali e Regioni. Chi svolge un ruolo istituzionale come quello dei sindaci deve essere pronto a gestire questo compito. È un onore ma anche un onere perché deve tutelare i cittadini dagli interessi criminali”.
“Quel che le indagini dimostrano in questi anni è che le mafie hanno cambiato pelle, tendono ad infiltrarsi senza farsi vedere, mimetizzandosi, in silenzio. La colonizzazione mafiosa parte da piccole cose: l’acquisizione di un bar, di un’attività commerciale. È un modo di entrare in contatto con la realtà locali, stringere rapporti che diventano sempre più stretti e giungono fino alla politica – ha proseguito Federico Cafiero de Raho – Rapporti che consentono di gestire pacchetti di voti e influenzare le elezioni. Per queste ragioni l’azione di contrasto oggi è molto più difficile, perché le mafie si interfacciano attraverso il volto di altri imprenditori del territorio, offrendo servizi quali le false fatturazioni, la cessione dei crediti. Prestazioni che, in momenti di particolare difficoltà come quello che stiamo vivendo, suscitano particolare interesse in quegli imprenditori sani che però non hanno una formazione etica in grado di sostenere nel rifiutare un aiuto di questo tipo. È in questa fase, molto insidiosa, che lo Stato deve essere in grado di intervenire, perché è in questo momento che le organizzazioni criminali costruiscono dei veri e propri cartelli criminali. Un altro ruolo fondamentale è svolto dai Comuni, perché le amministrazioni locali possono comprendere il territorio, sono in grado di avere il polso della situazione”.
Clicca qui per rivedere l’incontro: https://www.youtube.com/watch?v=O4WtKEbDDMo&t=7s