Gli esperti di 3bmeteo.com: “Massima allerta in Irlanda e Scozia per il potente ciclone in arrivo dall’Atlantico. Colpirà essenzialmente il Nord Europa ma non l’Italia”…
POTENTE CICLONE EOWYN IN ARRIVO IN EUROPA, E L’ITALIA? – “Massima allerta nelle Isole Britanniche per l’arrivo di una vera e propria tempesta atlantica, chiamata Eowyn, e che colpirà particolarmente duro Irlanda e Scozia nel corso di venerdì” – spiegano i meteorologi di 3bmeteo.com che proseguono – “qui i venti potranno soffiare con raffiche anche superiori ai 130km/h, non escluse fino a 160-180km/h, con violente mareggiate sulle coste esposte a venti dall’Atlantico. Il ciclone interesserà anche il resto del Nord Europa nel corso del weekend, pur con effetti almeno in parte attenuati, mentre l’azione sarà più marginale sugli Stati centrali. L’Italia non verrà assolutamente interessata, anche se il richiamo di venti umidi operato dalla tempesta potrà arrecare nubi e qualche pioggia al Centronord tra sabato e domenica; al Sud tempo tutto sommato soleggiato o al più parzialmente nuvoloso, con clima diurno mite per il periodo”.
COSA SIGNIFICA ‘CICLONE-BOMBA’ – “Il termine si riferisce a un ciclone extratropicale che subisce una rapida intensificazione, caratterizzata da una diminuzione della pressione di almeno 24 hPa in 24 ore o meno.” – spiegano da 3bmeteo.com – “Nonostante l’enfatizzazione mediatica, il termine ha solide basi scientifiche e viene utilizzato per descrivere un processo noto come ciclogenesi esplosiva. Tale fenomeno avviene principalmente nelle medie latitudini, dove si verificano forti contrasti termici tra masse d’aria fredda e calda. L’aria calda e umida, proveniente dalle basse latitudini, si scontra con l’aria fredda e densa delle regioni polari, creando un forte gradiente termico. Questa configurazione favorisce un rapido sollevamento dell’aria calda sopra quella fredda. In presenza di un getto polare intenso, l’interazione tra i flussi in quota e il gradiente termico amplifica ulteriormente l’instabilità atmosferica, portando alla formazione e all’intensificazione del ciclone. Questi contrasti sono spesso più marcati nelle zone oceaniche, come l’Atlantico settentrionale o il Pacifico, anche se episodi di ciclogenesi esplosiva possono verificarsi in altre aree del globo”.