CAPODANNO: IL MONDO FESTEGGIA, NONOSTANTE LA CRISI

Dalla Nuova Zelanda che, insieme ai piccoli stati del Pacifico, e’ stata la prima a entrare, fino alle isole Midway, ultimo avamposto americano nel Pacifico, che sono state le ultime, tutto il mondo ha festeggiato l’arrivo del 2012 cercando di lasciarsi alle spalle, soprattutto l’Europa, un "annus horribilis" segnato dalla crisi.
Le prime a festeggiare sono state le isole-stato di Samoa e Tokelau, nel Pacifico, che per il 2012 hanno deciso di passare al fuso orario di Australia e Asia orientale, arretrando di un’ora. Erano le ultime a entrare nel nuovo anno, ora sono le prime. In Nuova Zelanda la pioggia ha guastato le celebrazioni.
Niente invece ha impedito a un milione e mezzo di persone di assistere al suggestivo spettacolo dei fuochi d’artificio sulla baia di Sydney. In Giappone, nonostante sia ancora vivo il ricordo della catastrofe di Fukushima, le famiglie come da tradizione si sono recate nei templi. Nelle Filippine, nonostante il dolore per le oltre 1.250 vittime della tempesta tropicale Washi ed una campagna del governo per limitare il piú possibile danni e incidenti, il 2012 e’ stato accolto con i tradizionali e pericolosissimi botti che hanno fatto oltre 500 feriti. E per via del troppo fumo causato dall’esplosione dei botti, all’aeroporto di Manila circa una decina di aerei, compresi due che provenivano dagli Stati Uniti, sono stati deviati o cancellati.
Dubai ha festeggiato il 2012 con fuochi d’artificio che hanno illuminato il Burj Dubai, la torre piu’ alta del mondo (828 metri), mentre lo spirito della primavera araba era presente al Cairo dove la voglia di festeggiare e il bisogno di ricordare le vittime hanno acceso migliaia di candeline sulla piazza Tahrir, simbolo della rivolta che ha rovesciato il presidente Mubarak. In Siria la repressione non si e’ fermata neanche a Capodanno e altre due persone sono morte a Homs. I rivoltosi peró non hanno mancato di festeggiare il 2012: video su YouTube mostrano centinaia di persone in varie città che sparano fuochi d’artificio e gridano slogan contro Assad. Cinque persone sono morte in Kenya in un attentato con esplosivo in un locale dove si festeggiava, in una città al confine con la Somalia. Principali indiziati gli islamici somali Shabaab. Morti anche in Pakistan, dove almeno tre persone sono state colpite da proiettili vaganti sparati in aria a Karachi, in festeggiamenti che hanno fatto decine di feriti. In Europa i primi a cominciare le celebrazioni sono stati i russi: decine di migliaia di persone si sono radunate nella piazza Rossa di Mosca per assistere ai fuochi d’artificio. A Londra, il cui Capodanno era dedicato alle Olimpiadi, 250.000 persone hanno ammirato il tradizionale spettacolo pirotecnico sul Tamigi che segue i 12 rintocchi del Big Ben. Oltre 360.000 persone a Parigi, si sono radunate lungo le Champs Elysees e vicino alla Tour Eiffel. A Berlino in 400.000 hanno atteso l’arrivo della mezzanotte davanti alla Porta di Brandeburgo. A New York è stata la popstar Lady Gaga, insieme al sindaco della città, Michael Bloomberg, ad azionare la sfera luminosa che, come ogni anno, è discesa sulla folla a mezzanotte a Times Square per salutare l’anno nuovo liberando migliaia di coriandoli. Durante la notte è riuscito a fare capolino anche il movimento di protesta Occupy, di cui alcuni militanti sono convenuti allo Zuccotti Park, divenuto la culla del movimento dopo lo sgombero della protesta da Wall Street. Tradizionale spettacoli di fuochi di artificio sulla spiaggia di Rio de Janeiro. A Los Angeles sono stati schierati centinaia di pompieri in piú per fronteggiare un’ondata di attacchi di piromani, cominciati il 29. Stamani, circa 10.000 olandesi hanno sfidato il freddo per il tradizionale ‘tuffo di Capodanno’ nelle gelide acque del Mare del Nord a Scheveningen, un quartiere balneare dell’Aja.