"E’ stato il Capodanno più tragico degli ultimi dieci anni – scrive Repubblica -. A nulla, o quasi, sono valse le circa due mila ordinanze di divieto dei botti e le centinaia di multe fatte. Due morti, a Roma e a Napoli, 561 persone finite in ospedale, tra le quali 76 ragazzini sotto i dodici anni. E’ calato, unico dato per così dire ‘confortante’, il numero dei feriti gravi con prognosi superiore a 40 giorni: furono 44 l´anno scorso (con un morto e 500 feriti), sono stati 35 quest´anno. Si è ingrandito però l´arsenale: sequestrati 1200 lanciarazzi, 64 tonnellate di botti illegali, 8 di prodotti esplodenti fatti in casa, 11 mila detonatori. Peggio di cosi’ solo nel 2001, quando i morti furono 4 e i feriti 800. La cartolina nera della notte di San Silvestro 2011 rimane l´appartamento sventrato a San Basilio, periferia est di Roma: il sangue sul pavimento, i mobili sbriciolati, i vetri in strada e la ringhiera di ferro del balcone piegata. Qui ha perso la vita il 31enne Cristian Cataldi, un pregiudicato con problemi di droga. Stava festeggiando con una ventina di persone nel suo appartamento, in mezzo a quindici chili di fuochi d´artificio illegali (nello stesso edificio ne erano gia’ stati sequestrati una trentina di chili nei giorni scorsi).
Poco dopo la mezzanotte, l´ennesimo ordigno acceso da Cataldi e’ scoppiato accidentalmente in casa, scatenando una devastante esplosione a catena che lo ha ucciso, investendo anche quattro bambini, ricoverati all´ospedale Bambino Gesu’. Una bimba di quattro anni e’ in condizioni gravi. ‘Ho visto lesioni analoghe a quelle delle vittime di guerra – commenta il senatore del Pd Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d´inchiesta sulla Sanità, ieri in visita negli ospedali di Roma (72 feriti nella capitale) – le schegge entrano nel corpo e si portano appresso frammenti di vestiti, il che vuol dire batteri. I botti vanno vietati. Se non lo fanno tutti i sindaci (Alemanno non ha emanato l´ordinanza di divieto, ndr), lo faccia il governo nazionale’.
Marino denuncia anche il tentativo di aggressione da parte dei familiari di Cataldi ai danni dei medici dell´Ospedale Pertini, dove era stato portato l´uomo. L´altra vittima è Marco D´Apice, un trentanovenne incensurato di Casandrino, in provincia di Napoli ucciso probabilmente da un proiettile vagante mentre era davanti al suo ristorante. Sul posto sono stati ritrovati alcuni bossoli. Nei prossimi giorni l´autopsia, ma per gli agenti della squadra mobile non si tratterebbe di agguato. Campania che si conferma la più colpita dalla follia di Capodanno, con migliaia di bombe ‘spread’ (la novità di quest´anno) sequestrate, 111 feriti, 73 dei quali solo a Napoli, dove il sindaco De Magistris non ha vietato i botti. Scorrendo il bollettino delle Questure: una quindicina di feriti nel foggiano, 27 a Salerno, 8 a Firenze, 22 in Calabria, 11 a Palermo, 7 bambini ustionati nella maremma toscana. Centinaia i cassonetti incendiati, a fuoco alcune auto. Nei comuni dei petardi proibiti si contano non solo i feriti, ma anche le multe. Molte, ma non tantissime. Duecento quelle fatte a Milano, ‘e altri verbali saranno inviati alle persone segnalate – ha detto il sindaco Pisapia – solo quattro feriti, l´ordinanza è stata una scelta giusta’. Quarantasei le multe a Venezia, dieci a Torino. A funestare la notte di San Silvestro anche l´uccisione a Grugliasco, in provincia di Torino, di un romeno, accoltellato durante una lite scoppiata nel corso dei festeggiamenti".