Regioni e province autonome hanno scelto strade diverse: chi ha applicato il ticket da 10 euro subito e senza modifiche, chi invece non lo ha applicato per niente, chi invece lo ha modulato in base al reddito e chi infine, lo ha modulato in base al tipo di prestazione. Nel dettaglio, secondo un’indagine pubblicata da Quotidiano Sanità, sono nove le Regioni che hanno applicato il super ticket da 10 euro senza modifiche (Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise); le Regioni che non hanno applicato il super ticket da 10 euro sono, invece, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano; le Regioni che hanno rimodulato il ticket in base alle fasce reddituali sono Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Veneto; infine, Lombardia, Piemonte e Basilicata hanno rimodulato il ticket in base alle prestazioni. Un caso a sè la Sardegna, che ha deciso di applicare l’aumento dovuto al superticket, ma lo ha fatto simbolicamente introducendo un euro. Nel campo della verifica dell’esenzione, Quotidiano Sanità ricorda che da maggio ha preso il via il nuovo sistema per la verifica dell’esenzione del ticket in base al reddito in base al quale non si ricorre piu’ all’autocertificazione, ma sara’ il medico a verificare, attraverso i dati inviati dalle Asl, tramite tessera sanitaria che incrocia i dati con l’Agenzia delle Entrate, se un paziente ha diritto all’esenzione dal ticket. Tredici Regioni (Toscana, Valle d’Aosta, Lombardia, Calabria, Sicilia, Lazio, Sardegna, Basilicata, Puglia, Veneto, Molise, Campania, Abruzzo) sono gia’ partite con il nuovo sistema. Alcune seguendo lo schema del decreto ed inviando ai medici i dati sugli aventi diritto all’esenzione, altre rilasciando al cittadino tramite l’Asl il proprio certificato di esenzione che verrà poi rilevato dal medico in fase di prescrizione. Diversa l’applicazione della normativa nelle varie Regioni.