Il presidente di Assopetroli Assoenergia, Franco Ferrari Aggradi, ha scritto ai Segretari dei maggiori partiti politici. Nella nota, indirizzata tra gli altri ad Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini, si spiegano quali effetti disastrosi deriveranno per le 1000 imprese Associate ad Assopetroli-Assoenergia (piccoli e medi imprenditori italiani indipendenti che detengono il 50% del mercato della distribuzione carburanti e sono indipendenti rispetto alle compagnie petrolifere e fautori del fenomeno delle “pompe bianche”, e per la categoria dei rivenditori di carburanti, dalle norme contenute nella bozza del DL liberalizzazioni, se non verranno modificate. Il Presidente Ferrari Aggradi ha precisato che "le aziende associate ad Assopetroli non possono essere mandate in default con norme che, di fatto, non produrranno una diminuzione dei costi dei carburanti alla pompa, perché fondate su un concetto errato di liberalizzazioni. Le nostre Aziende – ha aggiunto Ferrari Aggradi – non sono merce di scambio nè il puntello di un Governo tecnico, se questo agisce senza una preventiva consultazione con le categorie interessate dalle liberalizzazioni". Ferrari Aggradi ha dunque invitato i leader dei maggiori partiti a rappresentare "con fermezza" al Presidente del Consiglio Monti "l’esigenza di avviare un ciclo di consultazioni con le parti e a non utilizzare lo strumento della decretazione d’urgenza perchè l’emanazione di norme inique, che entrano da subito in vigore, anche se poi potranno essere modificate dal Parlamento in sede di conversione in legge del decreto del Governo, avranno già fatto notevoli danni alle imprese, sia sul piano economico ma ancor di piu’ sul piano occupazionale".