ITALIA ALLARMA UE: BCE E S&P, TRA PIù VULNERABILI

Non si allenta la pressione sull’Italia, mentre crescono la rabbia e le proteste del mondo bancario e assicurativo, a cui toccherà sopportare gran parte del peso del taglio del rating del Paese. La discesa in ‘serie B’ nella classifica dei rating di Standard & Poor’s spaventa la Bce, che, per bocca dell’austriaco Ewald Nowotny, governatore della banca centrale di Vienna, definisce il taglio del merito creditizio di Roma ‘il problema più serio per l’Europa’. E anche l’agenzia statunitense, nella conference call a commento della raffica di tagli che si è abbattuta ieri sera sul Vecchio Continente, ribadisce che l’Italia, insieme alla Spagna, ‘è tra i paesi più vulnerabili ai rischi sistemici’, con la possibilità di un ‘immediato peggioramento’ della situazione economica. Non solo, il rifinanziamento dei due Paesi è ‘oltre la portata del fondo Efsf’, un nuovo grido d’allarme sull’effettiva capacità del meccanismo salva-Stati messo a punto dall’Unione Europea. E l’Italia torna così a rappresentare nuovamente l’ago della bilancia della crisi europea: il Paese visto come ultimo argine per la difesa della solidità dell’intera Eurozona. Un crollo del ‘bastione contro il contagio’, come l’ha già definita il Financial Times a dicembre, rappresenterebbe la resa alla crisi, che rischierebbe di diffondersi a macchia d’olio per tutto il Vecchio Continente. Non a caso Standard & Poor’s, con il managing director per l’Europa, Moritz Kraemer, torna a spendere parole positive per il Governo Monti, che ha portato un cambio ‘radicale’ nella politica italiana, anche se sul fronte economico ‘i progressi non sono sufficienti a superare i venti contrari’. Ma le carezze a Monti, che oggi ha incontrato il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera, non convincono il mondo finanziario italiano. L’Abi considera ‘ingiustificata, incomprensibile e irresponsabile la decisione di S&P’, anche ‘alla luce dei risultati delle ultime aste di titoli di Stato italiani’. E sferra un duro attacco, che sfiora anche il tema dell’indipendenza delle agenzie, auspicando che ‘sia completata ed approvata nel minor tempo possibile la disciplina europea sulle agenzie di rating e che la Bce e le Autorita’ di vigilanza riconsiderino da subito l’utilizzo dei rating esterni nelle loro procedure e nei modelli di valutazione’. Sul fronte assicurativo, prende la parola l’a.d. di Generali, Giovanni Perissinotto, che parla di una decisione ‘fuori logica, presa dopo significative, efficaci e rapide misure adottate dall’attuale esecutivo’, che finira’ per ‘acuire la prociclità e la volatilità dei mercati’.