Nel 2009, a causa della forte crisi economica, sono diminuite di oltre due punti percentuali, al 57,9%, le società di capitali in utile e, di conseguenza, sono aumentati i contribuenti in perdita Ires (dal 25% del 2008 al 37%). Lo rileva il dipartimento delle Finanze. Il reddito medio dichiarato, pari a 256.980 euro, subisce un calo del 6,7% (il massimo nelle isole -17,6%, il minimo nel Nord-Ovest -2,6%), con una perdita media di 146 mila euro. La crisi economica spiega il forte incremento delle dichiarazioni presentate da società in situazione di fallimento (+61,67%) o estinte (+52,08%). Le società di capitali hanno dichiarato un imponibile di 126.482 milioni rispetto ai 137.244 del 2008, con una riduzione di otto punti percentuali. Per quanto riguarda l’Irap, scendono del 3,3% i soggetti interessati, anche qui per l’aumento delle adesioni al regime dei minimi (+23,8%). Coloro che dichiarano un valore della produzione positivo sono 4.758.337 (-2,9%), per un ammontare complessivo di 657 miliardi (-7,9%), di cui il 61% prodotto da società di capitali. La base imponibile totale risulta pari a 655 miliardi, con una contrazione del 6,5%. Nell’anno d’imposta 2009, rileva il dipartimento delle Finanze, le dichiarazioni Ires delle societa’ di capitali sono state 1.056.685, con un incremento del 2,6% rispetto al 2008, crescono piu’ della media il settore fornitura energia elettrica (+36%) e le attivita’ professionali (+6,6%). Aderiscono al regime del consolidato fiscale 21.352 società, con un aumento del 5,9% rispetto al 2008. Il reddito d’impresa si conferma fortemente concentrato nelle regioni del Centro e del Nord, nel Sud e isole viene dichiarato solo l’8,5% del totale. Le societa’ assoggettate a tassazione ordinaria dichiarano un’imposta media di 40.180 euro, mentre i gruppi societari in consolidato dichiarano un’imposta media di 4.540.230 euro. Il confronto con i dati 2008 evidenzia una rilevante contrazione nel settore manifatturiero (-32,3%). Le imprese con oltre 50 milioni di volume d’affari dichiarano oltre la metà dell’imposta netta; i soggetti che dichiarano i maggiori importi di imposta svolgono attività manifatturiere, finanziarie-assicurative e commerciali. Per quanto riguarda l’Irap, la distribuzione per attivita’ economica della base imponibile totale mostra che circa il 50% è generato da quattro settori: manifatturiero (19%), commercio (12%), attivita’ finanziarie (12%), costruzioni (7%). Il settore manifatturiero presenta un decremento del 22%, mentre i settori finanziario ed energetico presentano un incremento (del 16% e del 13%). L’imposta dichiarata è stata pari a 31,9 miliardi (5,4%), con un valore medio pari a 9.840 euro. La contrazione è più accentuata nelle società di capitali (-6,5%), più contenuta nelle Amministrazioni Pubbliche (-2%). La distribuzione territoriale evidenzia che il 54% dell’imposta e’ prodotta al Nord e il 16% al Sud.