"Nel giorno in cui Bossi ritorna a lanciare il suo aut aut a Berlusconi (‘o fai cadere il governo o cade Formigoni’), attorno a Monti si stringe la vasta maggioranza Pdl-Pd-Terzo Polo sull’Europa. Un altro voto bipartisan – scrive Amedeo La Mattina su La STAMPA– che si aggiunge a quello sulla giustizia dei giorni scorsi e all’approvazione sofferta del decreto Salva-Italia. Oggi la stessa maggioranza è chiamata a votare la fiducia al Milleproroghe e nelle prossime settimane sarà il turno delle liberalizzazioni. E’ una coalizione di emergenza un po’ ipocrita, perchè Bersani e Alfano continuano a rifiutarsi di definirla una maggioranza politica. ‘Intanto in commissione non facciamo altro che sostenere insieme provvedimenti sulle più svariate materie’, racconta l’ex ministro Pd Gentiloni. Ancora è presto per dire se questa strana maggioranza si evolverà in qualcosa di diverso come chiede Casini, per il quale ‘è ingenuo pensare che i problemi dell’Italia si risolvano nei prossimi sedici mesi: avremo bisogno di vaste alleanze anche nella prossima legislatura’. Da qui ad immaginare una Grosse Koalition ce ne corre. Anzi lo stesso segretario dell’Udc Cesa e’ scettico perche’ vede il Cavaliere in grave difficolta’ e strani movimenti nel Pdl. Il Popolo della liberta’ sta vivendo una forte tensione interna e potrebbe esplodere da un momento all’altro. ‘Berlusconi deve decidere cosa fare: oggi non siamo ne’ carne ne’ pesce’, avverte l’ex ministro Romani, che vorrebbe staccare la spina. E non è il solo: le pressioni sull’ex premier sono trasversali, dagli ex An (tranne Gasparri) e dagli ex Fi. Poi sono sempre piu’ forti i tamburi di guerra di Bossi. Forse lo fa per tenere unita una Lega a sua volta molto lacerata, ma il Senatur continua a mettere sotto scacco il suo vecchio alleato. Non teme di correre da solo alle amministrative e di perdere Piemonte e Veneto se dovesse far cadere la giunta di Formigoni. Insomma Berlusconi ‘non puo’ mica tenere il piede in due scarpe’. Stasera l’ex premier riunira’ lo stato maggiore del Pdl. Ieri non era in aula e la sua assenza e’ stata notata. Cosi’ come dai banchi del governo è stato notato che gli scranni della sinistra erano quasi tutti pieni mentre quelli a destra, dove siedono i parlamentari del Popolo della liberta’ c’erano vistosi vuoti. Di questo si e’ lamentato Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento, con il deputato berlusconiano Maurizio Paniz. Alla fine la mozione unitaria sull’Europa ha ottenuto 468 si’, confermando che la vasta maggioranza tiene. Ma fino a quando? Pd e Terzo Polo fanno di tutto per evitare che il Pdl si spacchi nei prossimi mesi e che il Cavaliere arrivi a fare un passo indietro. Nel suo stesso partito cresce il sospetto che il capo stia giocando una partita tutta sua, legata piuttosto agli interessi della famiglia e di Mediaset. C’è pure chi sussurra di un patto di interessi con Monti e Passera. Ma al di là delle voci e delle ulcere dei berluscones, Pd e Terzo Polo stanno facendo di tutto per evitare la rottura con il Pdl e la caduta dell’esecutivo nei prossimi mesi. Bersani, Casini, Fini e Rutelli puntano a superare il periodo in cui è ancora possibile andare ad elezioni nel 2012 per arrivare alle urne a scadenza naturale, nel 2013. Se si supera questo periodo, allora potrebbe cambiera’ il mondo politico. Altrimenti si potrebbe verificare un ‘ribaltone sui generis’, cioè che un pezzo del Pdl si stacchi e continui a sostenere Monti insieme a Pd e Terzo Polo. Fantapolitica? Cicchitto allarga le braccia: ‘Nessuno sa cosa accadra’ tra un minuto, figuriamoci tra tre mesi’".