E’ necessario "lavorare per far sì che l`Europa non sia solo monetaria, ma guardi di più alla crescita e alla qualità dei servizi offerti ai cittadini": così esordisce il ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca, in una intervista che pubblica oggi il quotidiano Avvenire.
Sull’utilizzo dei fondi dell’Unione europea, che rischiano di essere annullati dalla scarsa velocità di utilizzo delle regioni, il ministro afferma: "L`Italia ha un grave ritardo nei programmi comunitari. Tanto che già il precedente governo, nel gennaio 2011, cominciò a definire regole di accelerazione nell`attuazione dei programmi. È in base a quelle regole che martedì 24 abbiamo inviato una proposta tecnica alle Regioni".
Sulle crescenti proteste per la politica di austerity, Barca ritiene che "i sacrifici richiesti rendono indispensabile rafforzare l`attenzione sul miglioramento della qualità dei servizi". In particolare, "la scuola, a esempio. Già nel piano di Azione e coesione definito il 15 dicembre con le Regioni, che ha riprogrammato fondi per 3 miliardi, e poi nel successivo incontro del 17 gennaio, anche con i Comuni, è stata posta una speciale attenzione sull`istruzione. Ci concentreremo poi sulla qualità dei servizi per l`infanzia, un settore che vedeva nel 2009 il 18% dei minori accolti in strutture pubbliche contro il 5% del Sud. Così come bisogna recuperare nell`assistenza domiciliare integrata: nel Sud ne gode solo il 2,3% degli anziani, contro il 4,9% del Nord. Sono ambiti dove gli enti locali possono e devono fare di più per spendere, bene e meglio, i fondi messi a disposizione".