Il governo punta a ‘semplificare’ per rilanciare l’economia. Appalti pubblici, parchi, autorizzazione unica ambientale e bollino blu. Ecco alcune delle norme del dl Semplificazioni discusso in Consiglio dei ministri per quanto riguarda il settore ambiente, energia, infrastrutture (anche digitali) e agricoltura:
AUTORIZZAZIONE UNICA IN MATERIA AMBIENTALE PER LE PMI – Viene introdotta un’unica autorizzazione in materia ambientale, cosi’ da concentrare in un solo titolo abilitativo tutti gli adempimenti – al momento di competenza di diverse amministrazioni – cui sono sottoposte oggi le Pmi.
L’autorizzazione sara’ rilasciata dunque da un unico soggetto attuatore, riducendo di molto le tempistiche e gli oneri che attualmente gravano sulle imprese.
AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: oggi le PMI sono tenute a una serie di adempimenti di competenza di diverse amministrazioni (scarichi, emissioni, rifiuti, ecc.) che generano oneri e costi sproporzionati. E’ stato valutato che l’onere burocratico per le imprese supera oggi 1,3 miliardi di euro all’anno.
DELIBERE CIPE PIU’ SNELLE – Via libera a modalita’ piu’ snelle per l’adozione delle delibere Cipe in modo da semplificarne il funzionamento e ridurre i tempi di attuazione in linea con quanto gia’ disposto dal decreto "Salva Italia" per quanto riguarda i progetti di opere pubbliche.
CONTRATTI PUBBLICI – Dal 1 gennaio 2013 la "documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure" disciplinate dal Codice degli appalti e’ trasmessa alla "Banca dati nazionale dei contratti pubblici" (Bdncp) a sua volta incardinata nell’Authority di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture. Con "Semplifica" Italia tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilita’ di consultare rapidamente il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno. Le piccole e medie imprese risparmieranno sui costi vivi della gestione amministrativa. La norma serve infatti a "favorire la riduzione degli oneri amministrativi derivanti dagli obblighi informativi ed assicurare l’efficacia, la trasparenza e il controllo in tempo reale dell’azione amministrativa per l’allocazione della spesa pubblica in lavori, servizi e forniture, anche al fine del rispetto della legalita’ e del corretto agire della pubblica amministrazione e prevenire fenomeni di corruzione".
RESPONSABILITA’ APPALTI – In caso di appalto di opere o di servizi, "il committente imprenditore o datore di lavoro e’ obbligato in solido con l’appaltatore, nonche’ con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, e i contributi previdenziali dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell’inadempimento".
AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PMI – In arrivo semplificazioni in materia di autorizzazione unica ambientale per le piccole e medie imprese. La disposizione mira a "semplificare le procedure e ridurre gli oneri per le PMI": per questo il governo "e’ autorizzato ad emanare un regolamento" su "proposta del ministro dell’Ambiente e della tutela territorio e del mare, del ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione e del ministro dello Sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, sentita la Conferenza Unificata". I principi a cui si ispira la riformulazione regolamentare del governo sono che "l’autorizzazione sostituisce ogni atto di comunicazione, notifica ed autorizzazione previsto dalla legislazione vigente in materia ambientale"; "l’autorizzazione unica ambientale e’ rilasciata da un unico soggetto"; e il procedimento "deve essere improntato al principio di proporzionalita’ degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attivita’, nonche’ all’esigenza di tutela degli interessi pubblici e non dovra’ comportare l’introduzione di maggiori oneri a carico delle imprese".
IMPIANTI TERMICI – Arriva la dichiarazione unica di conformita’ degli impianti termici.
Con decreto del ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico "e’ approvato il modello di dichiarazione unica di conformita’" che insieme alla documentazione "sono conservate presso la sede dell’interessato ed esibite, a richiesta dell’amministrazione, per i relativi controlli. Resta fermo l’obbligo di comunicazione ai fini del rilascio del certificato di agibilita’ da parte del comune o in caso di allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica o acqua". Si elimina una inutile duplicazione nelle certificazioni di conformita’, con un risparmio stimato in oltre 50 milioni all’anno.
PARCHI – Il ministero dell’Ambiente "vigila" sugli enti parco e sugli altri enti istituiti per la gestione delle aree naturali protette di rilievo nazionale e internazionale "mediante l’approvazione degli statuti, dei regolamenti, dei bilanci annuali e delle piante organiche, d’intesa con la Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri".
BOLLINO BLU – "A decorrere dall’anno 2012 il controllo obbligatorio dei dispositivi di combustione e scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli e’ effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo".
EFFICIENZA ENERGETICA – Il governo punta sull’efficienza energetica degli edifici pubblici. "Gli enti proprietari di edifici adibiti a istituzioni scolastiche, le universita’ e gli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, adottano misure di gestione, conduzione e manutenzione degli immobili finalizzate al contenimento dei consumi di energia e alla migliore efficienza degli usi finali della stessa".
PIANO EDILIZIA ABITATIVA – Diventano piu’ semplici le procedure per il Piano nazionale di edilizia abitativa. L’intesa per gli accordi di programma "va resa nella seduta del Cipe" mentre "eventuali rimodulazioni degli interventi contenuti negli accordi di programma sono approvate con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti". Stesso discorso per eventuali atti aggiuntivi agli accordi di programma, "da sottoscrivere per l’utilizzo di economie ovvero di nuove risorse finanziarie che si rendessero disponibili" che sono approvati "con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze".
EDILIZIA SCOLASTICA – Sara’ il Cipe si proposta del ministro dell’Istruzione di concerto con quello delle Infrastrutture e con l’intesa della Conferenza Unificata ad approvare il Piano nazionale di edilizia scolastica. Questo per garantire su tutto il territorio nazionale "l’ammodernamento e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico", anche per "conseguire una riduzione strutturale delle spese correnti di funzionamento".
Il timing prevede che la proposta di Piano sia trasmessa alla Conferenza unificata entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento sulle semplificazioni e il Piano sia approvato entro i successivi 60 giorni. Il contenuto deve riguardare "la realizzazione di interventi di ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente, anche ai fini della messa in sicurezza degli edifici, e di costruzione e completamento di nuovi edifici scolastici", nel "rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, favorendo il coinvolgimento di capitali pubblici e privati". La disposizione stabilisce per l’attuazione del piano complessivo, che venga svolta la "ricognizione del patrimonio immobiliare pubblico, costituito da aree ed edifici non piu’ utilizzati, che possano essere destinati alla realizzazione degli interventi" per l’edilizia scolastica. Oppure la "costituzione di uno o piu’ fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico ovvero alla promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi", la "promozione da parte di privati di interventi" sostenuti da "agevolazioni amministrative e fiscali, quali il trasferimento di diritti edificatori, la concessione di incrementi premiali di diritti edificatori, la riduzione del prelievo fiscale di pertinenza comunale o degli oneri di costruzione", la "messa a disposizione di beni immobili di proprieta’ pubblica a uso scolastico suscettibili di valorizzazione e dismissione in favore di soggetti pubblici o privati, mediante permuta, anche parziale, con immobili gia’ esistenti o da edificare e da destinare a nuove scuole" e infine le "modalita’ di compartecipazione degli enti locali".
Nelle more della definizione e approvazione del Piano, "al fine di assicurare il tempestivo avvio di interventi prioritari e immediatamente realizzabili" sara’ il Cipe, su proposta del ministro dell’Istruzione, di concerto con il ministro delle Infrastrutture, sentita la Conferenza unificata, a effettuare una "ricognizione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate disponibili in materia di edilizia scolastica e alla loro conseguente riallocazione per la messa in sicurezza delle scuole, anche favorendo interventi diretti al risparmio energetico e all’eliminazione delle locazioni a carattere oneroso". Il Cipe, inoltre, su proposta del ministro dell’Istruzione, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, sentita la Conferenza unificata "approva un Piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti e di costruzione di nuovi edifici scolastici, anche favorendo interventi diretti al risparmio energetico e all’eliminazione delle locazioni a carattere oneroso". Nella parte relativa al Piano nazionale per l’edilizia scolastica, il provvedimento specifica che questo intervento si attua "nelle more della definizione e approvazione del Piano, al fine di assicurare il tempestivo avvio di interventi prioritari e immediatamente realizzabili di edilizia scolastica". Sempre il ministro dell’istruzione puo’ definire "un piano straordinario di costruzione di nuovi edifici scolastici, da realizzarsi entro un tetto di spesa pluriennale fissato con decreto del ministro dell’Economia".
TURISMO – "Pacchetti agevolati per i giovani, gli anziani e i soggetti portatori di disabilità" per promuovere "forme di turismo accessibile, mediante accordi con i principali vettori operanti nei territori interessati". E’ quanto prevede il dl Semplificazioni intitolato "Disposizioni per lo sviluppo del settore turistico". Nello stesso articolo ma al comma 3 si prevede che i beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, "individuati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, che hanno caratteristiche tali da consentirne un uso agevole per scopi turistici possono essere dati in concessione a cooperative di giovani di eta’ non superiore a 35 anni". Per l’avvio e per la ristrutturazione dell’immobile a scopi turistici" alle predette cooperative possono essere concessi finanziamenti agevolati, sulla base di convenzioni e accordi promossi dal ministro per gli Affari regionali, il turismo e lo sport con banche ed istituti di credito per investimenti nel settore del turismo".
DIGITALE – Verrà istituita una "cabina di regia" per l’attuazione dell’agenda digitale italiana, "coordinando gli interventi pubblici volti alla medesime finalita’ da parte di regioni, province autonome ed enti locali". Lo prevede l’articolo 50 sottolineando che la cabina di regia verra’ istituita con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Istruzione, dell’universita’ e della ricerca, il ministro dell’Economia e il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione. Nella disposizione si precisa che il governo "persegue l’obiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali innovativi, a potenziare l’offerta di connettivita’ a larga banda, a incentivare cittadini e imprese all’utilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacita’ industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi". L’agenda digitale consta di quattro punti fondamentali: Primo, la costituzione di una cabina di regia per lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Ancora oggi, quasi 8,5 milioni di italiani si trovano in condizione di "divario digitale" e piu’ di 6000 centri abitati soffrono un "deficit infrastrutturale" che rende piu’ complessa la vita dei cittadini. Secondo, apertura all’ingresso dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza. Terzo, utilizzo del cloud, ovvero la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni. – Quarto, gli incentivi alle smart communities, gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e, soprattutto, stimolare soluzioni condivise.
INTERESSE CULTURALE – Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto "nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale, con decreto non avente natura regolamentare del ministro per i Beni e le attivita’ culturali, di concerto con il ministro dell’Economia" sono "definite modalita’ tecniche operative, anche informatiche, idonee ad accelerare le procedure di verifica dell’interesse culturale". Lo prevede il dl Semplificazioni facendo riferimento alla parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio secondo cui gli uffici del ministero "d’ufficio o su richiesta formulata dai soggetti cui le cose appartengono e corredata dai relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell’interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico nelle cose" al "fine di assicurare uniformità di valutazione".
CONSUMATORI – Al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti "non si applicano le vigenti norme in materia di soppressione degli organi collegiali e di riduzione dei relativi componenti, fatti salvi i risparmi di spesa gia’ conseguiti ed il carattere gratuito dei relativi incarichi". La disposizione trae origine "Anche al fine di assicurare il necessario coordinamento delle associazioni dei consumatori ed utenti in merito all’attuazione delle disposizioni di semplificazione procedimentale e documentale nelle pubbliche amministrazioni".
LAVORI ALL’ESTERO – Per i lavori eseguiti all’estero da imprese con sede legale in Italia, "il richiedente produce alla SOA la certificazione di esecuzione dei lavori, corredata dalla copia del contratto, da ogni documento comprovante i lavori eseguiti e, laddove emesso, dal certificato di collaudo". La disposizione prevede che la certificazione sia rilasciata, "su richiesta dell’interessato, da un tecnico di fiducia del consolato o del Ministero degli Affari Esteri, con spese a carico del medesimo interessato, dalla quale risultano i lavori eseguiti secondo le diverse categorie, il loro ammontare, i tempi di esecuzione, indicazioni utili relative all’incidenza dei subappalti per ciascuna categoria nonche’ la dichiarazione che i lavori sono stati eseguiti regolarmente e con buon esito". Per i lavori subappaltati ad imprese italiane, "i subappaltatori, ai fini del conseguimento della qualificazione, possono utilizzare il medesimo certificato rilasciato all’esecutore italiano". La certificazione, inoltre, e’ prodotta "in lingua italiana ovvero, se in lingua diversa dall’italiano, è corredata da una traduzione certificata conforme in lingua italiana rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare ovvero una traduzione in lingua italiana eseguita da un traduttore ufficiale".
PNEUMATICI – I produttori e gli importatori di pneumatici o le loro eventuali forme associate determinano "annualmente" l’ammontare del rispettivo contributo per il recupero necessario per l’adempimento, "nell’anno solare successivo" e lo "comunicano, entro il 31 ottobre di ogni anno, al ministero dell’Ambiente" anche "specificando gli oneri e le componenti di costo che giustificano l’ammontare del contributo". "Il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, se necessario, richiede integrazioni e chiarimenti al fine di disporre della completezza delle informazioni da divulgare anche a mezzo del proprio portale informatico entro il 31 dicembre del rispettivo anno. E’ fatta salva la facolta’ di procedere nell’anno solare in corso alla rideterminazione, da parte dei produttori e degli importatori di pneumatici o le rispettive forme associate, del contributo richiesto per l’anno solare in corso".
RINNOVO PATENTI ULTRAOTTANTENNI – Sara’ piu’ semplice e veloce, per i guidatori ultraottantenni, rinnovare la patente. Il rinnovo, di durata biennale, potra’ essere effettuato direttamente presso un medico monocratico e non piu’ presso una commissione medica locale.
ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AUTOTRASPORTATORE – Viene semplificato l’accesso alla professione di autrasportatore, esentando dall’obbligo dell’esame di idoneita’ professionale chi ha superato un corso di istruzione secondaria o chi ha diretto in maniera continuativa, per almeno dieci anni, un’impresa del settore.
Agricoltura:
SEMPLIFICAZIONE CONTROLLI IMPRESE – La disciplina dei controlli sulle imprese e’ ispirata, fermo quanto previsto dalla normativa comunitaria, ai principi della semplicita’, della proporzionalita’ dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonche’ del coordinamento dell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali. Le Amministrazioni pubbliche saranno tenute a pubblicare sul proprio sito istituzionale e sul sito www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attivita’, indicando per ciascuno di essi i criteri e le modalita’ di svolgimento delle relative attivita’. Per quanto riguarda le imprese agricole i relativi regolamenti saranno emanati su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite le associazioni imprenditoriali.
SEMPLIFICAZIONI IMPRESE AGRICOLE – La norma consentira’ ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) di ridurre la richiesta di certificati e di informazioni nei confronti degli agricoltori, rendendo piu’ spediti gli accertamenti che fossero necessari durante l’espletamento delle procedure. L’obiettivo e’ quello di semplificare le operazioni relative alla erogazione di aiuti e contributi dell’Unione europea per il settore agricolo, consentendo all’Agea di accedere alle informazioni riguardanti i soggetti beneficiari possedute dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps e dalle Camere di Commercio. Sara’ la stessa Agenzia a rendere quindi disponibili i dati agli Organismi pagatori. L’intervento riguardera’ i circa 1,4 milioni di agricoltori italiani, che godranno di una sostanziale riduzione e velocizzazione delle procedure burocratiche, e dovrebbe determinare un risparmio per la Pa pari a circa 10 milioni di euro. Lo scambio di informazioni con Agenzia delle Entrate, Inps e Camere di Commercio sara’ bidirezionale: queste istituzioni infatti potranno accedere per via telematica ai fascicoli aziendali elettronici, in possesso di Agea, che contengono una serie di informazioni concernenti il titolare, la superficie, gli impianti ed i macchinari delle imprese agricole. Inoltre l’articolo prevede che gli Organismi Pagatori predispongano sistematicamente le procedure informatiche per la presentazione delle domande relative agli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e mettano a disposizione degli utenti le procedure in argomento. La norma interessa circa 800.000 aziende agricole che possono presentare domanda pluriennale di aiuti in quanto non modificano, nell’arco di due-tre anni, la loro consistenza agricola.
OMOLOGAZIONI MACCHINE AGRICOLE – Con la norma in argomento si modifica la normativa vigente, consentendo a strutture, anche private, la possibilita’ di provvedere, rispettando le disposizioni tecniche in vigore, all’effettuazione delle prove e al rilascio diretto delle omologazioni. Attualmente, infatti, la normativa del Codice della strada prevede che gli accertamenti dei requisiti di idoneita’ alla circolazione stradale di tutti i veicoli, macchine agricole incluse, abbia luogo mediante visita e prova da parte degli uffici del Dipartimento per i Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Centro Prove Autoveicoli – CPA) presenti sul territorio nazionale. Tali strutture, risultano essere sottodimensionate rispetto alle richieste dell’industria. A seguito di una indagine informale presso i costruttori nazionali di macchine agricole, e’ emerso che il costo annuo delle omologazioni stradali si attesta sui 6 milioni di €/anno e di questi circa il 70 % viene effettuato presso strutture estere accreditate in altri paesi dell’Unione Europea al fine di ridurre la durata del procedimento.
BOSCHI – L’articolo si pone come obiettivo quello di facilitare il recupero all’attivita’ agricola degli appezzamenti abbandonati negli ultimi anni e ricoperti di formazioni boschive anche nell’ambito delle specifiche misure dei Programmi di sviluppo rurale, che comportano l’applicazione dei vincoli forestali, senza ulteriori costi per gli agricoltori. La norma prevede in questo senso l’individuazione di appropriate procedure autorizzative anche nell’ottica di una valorizzazione dell’importanza dei paesaggi rurali per il loro ruolo dal punto di vista ambientale, costituendo un efficace strumento per il controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico.
VENDITA DIRETTA – La norma intende semplificare gli adempimenti amministrativi necessari per l’avvio dell’attivita’ di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in forma itinerante. Grazie a questo intervento legislativo l’imprenditore agricolo potra’ infatti iniziare l’attivita’ contestualmente all’invio della comunicazione, fermo restando l’obbligo di rispettare in ogni caso la vigente disciplina igienico sanitaria in materia di vendita di prodotti alimentari.
RIFIUTI AZIENDE AGRICOLE – Nel settore agricolo è molto frequente il frazionamento delle aziende in piu’ fondi non contigui sebbene appartenenti alla stessa azienda. In tal caso si provvede a consentire in via semplificata la movimentazione dei rifiuti prodotti in un fondo presso il podere in cui e’ ubicato il deposito temporaneo anche se per il raggiungimento di quest’ultimo e’ necessario percorrere un tratto di strada pubblica. Ad esempio finora l’imprenditore agricolo che doveva effettuare un trattamento fitosanitario su un determinato fondo distaccato dall’azienda, per rientrare, con i contenitori vuoti e bonificati (rifiuto speciale non pericoloso), dovendo percorrere un tratto di strada pubblica, aveva l’obbligo di compilare un formulario di trasporto, ora questo non sara’ piu’ necessario.