FREDDO, AL LAVORO CRI E CARITAS IN TUTTA ITALIA

Emergenza freddo, emergenza senza dimora. La combinazione viene spontanea, complici le tragiche notizie arrivate da Milano, con un clochard trovato morto la notte scorsa a causa delle bassissime temperature. Un po’ in tutta Italia, dove le temperature sono scese, e lo faranno ancora, ben sotto lo zero. Da nord a sud Caritas e Croce Rossa, come pure Sant’Egidio sono in piena mobilitazione per aiutare i meno fortunati. Come spiega Roberta Molina, responsabile dei centri d’accoglienza per i senza dimora della Caritas di Roma, "già da giorni stiamo pattugliando la citta. Sono molte le segnalazioni che stiamo ricevendo: le verifichiamo e cerchiamo di rispondere immeditamente". Primo intervento portare subito al caldo chi è senza un tetto: "Portiamo le persone al caldo, la neve ovviamente rende tutto più difficile. Ormai la necessità è un intervento immediato- continua Molina- Abbiamo pattuglie al lavoro per tutto il giorno: più pattuglie che partono da diversi centri. Oggi sono 4 le macchine in giro". Di poco fa una chiamata di una certa gravità: "Siamo stati contattati da un nucleo familiare segnalato sulla Tiburtina. Dormivano in macchina. I nostri centri d’accoglienza sono aperti, abbiamo allertato le tutte le case famiglia". Attivita’ sicuramente aumentate di intensita’ "anche se un certo controllo sul territorio lo facciamo tutto l’anno. La neve, ribadisco, e’ una emergenza ulteriore". La preoccupazione maggiore resta quella legata a nuclei e bambini: "Siamo preoccupati per chi vive in punti isolati perche’ sono piu’ difficilmente raggiungibili, ma anche per nuclei in cui ci sono bambini. Nelle ultime ore c’e’ capitata una famiglia con 5 figli, un’altra ne aveva quattro. Comunque stiamo lavorando con una certa intensita’, abbiamo distribuito coperte e soprattutto chiediamo un grande aiuto ai cittadini. Roma in questo e’ fantastica, e’ una citta’ molto generosa, alla fine trovi sempre qualcuno che e’ disposto ad aiutarti. A partire dai giovani: ad una mensa, per esempio, grazie ad un accordo con una scuola abbiamo ben 500 studenti che di sabato vengono a darci una mano".