L’alta velocità lungo l’asse Torino-Lione va avanti. E’ stato firmato a Roma l’accordo bilaterale con la Francia per la realizzazione del tratto definitivo dell’opera che nel 2023 aprirà i battenti e permetterà tempi di percorrenza più brevi tra i due paesi. L’intesa, siglata dal ministro francese dei Trasporti, Thierry Mariani e dal vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, Mario Ciaccia, ha riguardato anche il modello di governance e prevede l’impiego di risorse per complessivi 8,2 miliardi di cui 2,7 miliardi a carico dell’Italia, 3,3 miliardi a carico dell’Ue e 2,2 miliardi a carico della Francia. "Per l’Italia si tratta di una quota sopportabile spalmata nei dieci anni", ha sottolineato Ciaccia che ha aggiunto: "Insieme alla Francia chiederemo di avere il massimo cofinanziamento dall’Europa che oggi è del 40 per cento". La tempistica, ha rammentato Ciaccia, prevede le prime opere nel tunnel della Maddalena già a partire da quest’anno, nel 2013 l’inizio dei lavori veri e propri e per la fine nel 2023 la chiusura dei cantieri che, ha detto Ciaccia, "ho fiducia che rispetteremo".
"Oggi e’ un giorno di rilievo storico: 150 anni fa venne firmato l’accordo tra Italia e Francia per la linea storica Torino-Lione che vide protagonista Cavour – ha detto Ciaccia -. Un secolo e mezzo dopo e dopo tre anni di negoziato siamo chiamati a ratificare un’intesa che a sua volta sara’ presto ratificata dai rispettivi parlamenti. La nuova linea e’ un seguito importante della rete europea e di quel quadro mediterraneo che l’Italia considera prioritario. L’Italia – ha proseguito il vice ministro – ha gia’ speso 11,5 miliardi di euro e continuera’ a investire finche’ l’intero segmento non sara’ completamente adeguato ai massimi livelli di velocita’ e capacita’". Il vice ministro ha ricordato anche i finanziamenti che il Cipe ha riservato recentemente alla tratta Treviglio-Brescia "nell’ambito di investimento sbloccati per circa 20 miliardi di euro. E’ questo il segno piu’ chiaro dell’importanza con cui questo governo considera le infrastrutture come volano per lo sviluppo. Ed e’ questo il segno piu’ evidente di come l’Italia stia facendo la sua parte nella costruzione della rete europea delle infrastrutture strategiche, recentemente rielaborata dalla Commissione europea, che vede l’Italia coinvolta in ben 4 dei 10 corridoi strategici europei".
Ciaccia ha anche ricordato il lavoro del governo per l’istituzione di una Autorita’ dei trasporti e ha assicurato che l’esecutivo "si adoperera’ per una sollecita ratifica (parlamentare, ndr) dell’accordo e per la realizzazione dell’opera nel rispetto dei calendari definiti con la Commissione europea". Sul fronte dei No-Tav, ha invece sottolineato il vice-ministro "una minoranza non puo’ sovvertire una decisione condivisa e programmata a livello comunitario e nazionale". Ciaccia ha ricordato che si tratta di una "minoranza contraria a un’opera che e’ considerata dai piu’ un infrastruttura strategica prioritaria". "Sono fiducioso, inoltre – ha aggiunto -, che l’opposizione che il progetto ha suscitato da parte di alcuni, opposizione che in passato si e’ talvolta espressa mediante intollerabili manifestazione intimidatorie, si attenui progressivamente a fronte di una piu’ matura comprensione della grande opportunita’ che l’opera schiude per lo sviluppo, ivi compreso quello delle zone piu’ immediatamente coinvolte". Nel prossimo Cipe, ha ricordato infine Ciaccia, verra’ portato l’accordo per i primi 20 milioni alla Regione Piemonte per le opere complementari alla Torino-Lione.