Francesco Daveri, che insegna politica economica a Parma e alla Bocconi, in un’intervista al quotidiano Libero sull’articolo 18, sottolinea che c’è "un`esigenza da salvaguardare: la riduzione dell`attuale dualismo tra lavoratori garantiti dalle tutele dello Statuto e i tanti non garantiti. Ci sono vari modi di ottenere questo risultato".
"L`articolo 18 – ricorda Daveri – è stato scritto nel 1970, in un momento di forte conflittualità tra capitale e lavoro. Oggi la forbice dei redditi si sta allargando di nuovo. Non solo per colpa del capitale ma anche per colpa dei lavoratori dei paesi emergenti. Il dibattito sulla revisione dell`articolo 18 fa emergere le legittime paure di perdere le conquiste del passato".
Senza l’articolo 18, dice Daveri, "ci sarebbe più libertà di licenziare da parte dell`imprenditore. Questa maggiore libertà sarebbe però esercitata solo nel rispetto di precisi limiti. L`articolo 2118 del Codice civile stabilisce che i contratti di lavoro a tempo indeterminato possano avere un termine, fissando un obbligo di preavviso e di indennizzo ma senza prevedere il diritto al reintegro garantito dall`articolo 18".