AVVENIRE, SARANNO TASSATE ANCHE SOLIDARIETà E SUSSIDIARIETà?

Ici e non profit, interviene il quotidiano dei vescovi Avvenire sottolineando che "l’emendamento è utile e crea giuste attese".Tuttavia, il quotidiano della Cei rileva che "l’emendamento ha chiarito" solo "in parte ciò che c’era da chiarire. Rispetto al passato sembra cambiare poco – registra l’editoriale -. Per gli immobili a uso commerciale si pagherà domani come si pagava ieri. Chi evadeva l’imposta avrà meno scappatoie. Ma soprattutto un ente non profit, quando svolge in un suo immobile una attività solo parzialmente commerciale, pagherà l’imposta non per l’intero immobile, ma per la parte adibita ad attività commerciale".

Le preoccupazione del quotidiano dei vescovi sono rivolte al non profit. "Nel mondo del ‘senza fine di lucro’ – osserva Avvenire – potrebbero restare ancora con il fiato sospeso. Il caso più evidente è quello delle scuole paritarie non statali, che svolgono un servizio pubblico. Il caso evidentissimo è quello delle innumerevoli scuole dell’infanzia, che già oggi vivono di stenti pur essendo in molti piccoli centri l’unica realtà a disposizione delle comunità locali". Secondo il quotidiano della Cei, "un’imposta in più sarebbe per loro il colpo di grazia. Chi si occuperebbe di quei bambini, chi darebbe risposta abbordabilissima alle attese delle loro famiglie?".

Insomma, si chiede Avvenire, "la solidarietà e la sussidiarietà saranno tassate? Sarebbe un autogol, una forma di autolesionismo tanto smaccata che neppure vogliamo pensarci. Il governo finora si è dimostrato giudizioso e ragionevole. Ha ingorato le grida isteriche, si è scrollato di dosso chi lo tirava per la giacca, non s’è fatto sedurre da alcuna sirena ideologica e ha tirato dritto. Vogliamo pensare che continuerà a fare l’interesse non di questa o quella parte, ma dell’intero Paese".