"Il concetto è semplice ed è scritto nei principi generali dell’ordinamento: paga l’Imu chi iscrive un utile in bilancio. Chi, insomma, lucra sull’attività che svolge". Gianfranco Polillo, sottosegretario all’economia del governo Monti, ha voluto fugare ogni dubbio che la perdita dell’esenzione Imu (ex Ici) da parte delle attività della Chiesa, non colpirà le attività sociali e non è stata pensata come ‘norma ad personam’.
"Caso classico: se la retta alla scuola parificata serve a sostenere i costi di gestione, non si può considerare attività commerciale. Applichi il concetto a un ospedale: è lo stesso. O a un’associazione religiosa o meno, ai partiti, ai sindacati..", ha detto Polillo al giornale cattolico ‘L’Avvenire’.