Scrive il Corriere: "Il giorno dopo, Silvio Berlusconi si gode ancora la sensazione di scampato pericolo: ‘Ieri non ho chiuso la serata come volevo, ma insomma, nel complesso…’, ha scherzato alludendo alla rabbia per niente sbollita del gol negato al Milan. Il Cavaliere sa bene che ú con la sentenza di prescrizione del processo Mills ú le sue grane giudiziarie non sono affatto finite, ma la sensazione e’ che il cammino sia in discesa: ‘Quella di corruzione sarebbe stata un’accusa falsa e infamante, ma su Ruby non potranno davvero inventarsi nulla’. E dunque, sempre piu’ convinto che ‘la scelta fatta con il governo Monti sia stata giusta’ anche perche’ ‘tutti i rapporti si fanno piu’ facili’, ha rassicurato i suoi: ora si dedichera’ ai ‘tanti progetti che ho per il partito’. L’aria dunque ‘e’ cambiata’, come spera e crede Berlusconi? Umberto Bossi ne sembra convinto: ‘Berlusconi e’ stato piu’ abile di me, io pensavo che fosse condannato, invece i suoi voti sono determinanti per il governo… I giudici non sono ciechi, ne’ sordi, vivono anche loro il momento politico… Magari e’ innocente, ma vista da fuori è una brutta impressione’. Paolo Bonaiuti è cautissimo: ‘Se la sentenza Mills rafforza la tregua? Speriamo…’. In verita’ dal Pd infatti si continua a chiedere a Berlusconi di ‘rinunciare alla prescrizione’, nel Pdl replicano indignati che contro di lui c’è stata solo ‘persecuzione’.
Ma a creare malumori nel Pdl ieri è stato soprattutto Corrado Passera, autore di un commento considerato altamente imprudente: Quando si arriva alla prescrizione è un fallimento sia per la giustizia che per l’imputato, è una chiusura senza risultato – l’opinione del ministro dello Sviluppo -. I casi di prescrizione in Italia sono un indicatore grave, e c’è la necessità di intervenire su meccanismi che troppo spesso non portano a ottenere giustizia’. Quasi le stesse parole del vice presidente del Csm Michele Vietti, che fanno insorgere Fabrizio Cicchitto: ‘A Vietti rispondiamo che i tre gradi di giudizio non sono un lusso, ma sono una esigenza di garanzia per tutti che vale moltissimo. E quanto alla prescrizione, e’ consigliabile per tutti non rimetterci mano’. Altrimenti ‘noi riproponiamo la separazione delle carriere, e vediamo se andare alla sfida su questi temi aiuta o no il governo…’.
Insomma, se non e’ un aut aut poco ci manca. Per questo, nel Pdl prevedono che, nonostante gli auspici di Casini, di grandi riforme sul tema se ne faranno pochine: ‘Qualcosa su responsabilita’ civile per i magistrati ú dicono ú, forse sulle intercettazioni. Di piu’ si potra’ ottenere solo sulla riforma della giustizia civile’. Terreno molto meno esplosivo di quello della giustizia penale, a un anno dal voto".