Ieri, un Giudice di pace ha condannato una coppia di coniugi a 1200 euro di "multa" per ingiurie e lesioni ai danni di un giovane che nel 2008 era stato apostrofato per strada con insulti come “frocio” e “tu mi fai schifo” e aggredito. Arcigay, che si era costituita parte civile nel processo, si è vista riconoscere un risarcimento di 500 euro. Dimitri Lioi, responsabile giuridico dell’associazione spiega: "La decisione del Giudice di pace di Bagheria va accolta con soddisfazione, sia perché la sentenza emessa ha condannato gli imputati per le loro gravi ingiurie a sfondo omofobico, sia perché Arcigay una volta di più si è vista riconoscere, quale ente rappresentativo delle persone lgbt, un risarcimento per il danno arrecato alla comunità delle persone omosessuali. Peccato però – continua Dimitri Lioi – che le condotte omofobiche, oggetto della sentenza di condanna, nel nostro assetto legislativo configurano, tutt’al più, il reato di ingiuria (espressione della cosìdetta microcriminalità bagatellare) e non un’aggravante o un reato autonomo con sanzioni più incisive da parte dello Stato. Da questo punto di vista Arcigay sostiene l’estensione della Legge Mancino alla discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere”.
“Quanto dovremo attendere per avere una maggiore, e più equa, tutela delle condizioni di vita delle persone omosessuali e transessuali e della loro dignità? Il nostro Legislatore, ancora oggi, tarda a darci risposte rendendosi corresponsabile dell’omofobia", conclude Lioi.