Il quotidiano dei vescovi Avvenire saluta come una "santa alleanza laica a difesa del ‘Dies Dominicus’" la manifestazione organizzata domani dalla ‘European sunday alliance’ in diverse città italiane, nonché in un’altra dozzina di paesi europei, per ribadire il carattere particolare e fondamentale della domenica.
"Nel nostro Paese – scrive Francesco Riccardi in un editoriale di prima pagina – i volantinaggi che saranno organizzati dalle federazioni del commercio di Cgil, Cisl e Uil in una decina di città assumono un significato particolare all`indomani del decreto ‘Salva-Italia’. A fine 2011, infatti, il governo Monti ha improvvidamente liberalizzato gli orari dei negozi, che potranno restare aperti 24 ore su 24, e tutte le 52 domeniche di un anno. Una norma non ancora pienamente in vigore – e sulla quale alcune Regioni hanno già annunciato ricorso alla Consulta – ma che è emblematica di una deriva culturale. Un nuovo ‘pensiero unico’ che maschera come una maggiore libertà e progresso, ciò che in realtà è un impoverimento e una restrizione della libertà stessa, senza alcuno sviluppo certo".
"Tutto, in fondo, oggi si può vendere e comprare", conclude il quotidiano della Cei. "Ma la domenica, che è la nostra libertà insieme personale e collettiva, non ha prezzo".