CGIA PROPONE UN FONDO ANTI-SUICIDI PER IMPRENDITORI

Un fondo di soccorso, quasi un "fondo della disperazione" per evitare che altri imprenditori, attanagliati dalla crisi, scelgano la drammatica soluzione del commerciante tarantino uccisosi la settimana scorsa perchè la banca gli negava un fido. E’ questa la proposta della Cgia di Mestre. "A fronte della drammatica situazione che stanno vivendo moltissimi piccoli imprenditori a corto di liquidità – dice Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia – la nostra proposta è quella di istituire un fondo di solidarietà per mancanza di credito gestito in stretta collaborazione con i Consorzi Fidi. Uno strumento che possa essere utilizzato da chi, dopo aver subito un rifiuto dalla banca, non sa più a chi rivolgersi. Le modalità potrebbero essere simili al fondo di solidarietà già esistente per chi è vittima dell’usura e del racket". Da anni, ricorda la Cgia, le vittime dell’usura e del racket possono farne uso: "Stiamo parlando del fondo che può risarcire coloro che abbiano subito danni a causa di attività estorsive, per aver deciso di collaborare con le istituzioni per combattere il racket o di smettere di pagare il ‘pizzo’".