FISCO: BEFERA, NO GUELFI E GHIBELLINI, CAMBI CULTURA

No alle contrapposizioni ‘tra guelfi e ghibellini’ ma piuttosto ‘un cambio della cultura per superare l’emergenza dell’evasione’. Il giorno dopo la pubblicazione delle statistiche sulle ultime dichiarazioni dei redditi, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, sottolinea quanto sia ‘errato’ fare delle medie, mettendo una categoria contro un’altra, quando invece c’è da vincere ‘la sfida’ contro l’evasione. Anche per gli artigiani di Mestre il rischio è quello di ‘chiavi interpretative fuorvianti’. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, torna a chiedere di ‘ridurre il carico su lavoratori dipendenti e pensionati’, mentre per il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, occorre far pagare meno tasse a chi le paga. Secondo il presidente uscente degli industriali è un ‘dato chiaramente non positivo’ il fatto che ci siano degli imprenditori che guadagnano meno dei loro dipendenti, secondo quanto emerge dalle statistiche sulle dichiarazioni fiscali del 2011. ‘La lotta all’evasione fiscale deve continuare, ma gli introiti devono essere utilizzati per abbassare le tasse a chi già le paga’, ha sottolineato.
Di evasione ha parlato anche Befera, facendo presente che e’ ‘un’emergenza che esiste da tempo contro la quale negli ultimi tre anni Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno ottenuto risultati di livello. Ma serve un cambiamento culturale’. Befera riferisce ancora: ‘Ormai abbiamo diminuito i controlli perche’ siamo in grado di andare in modo sempre piu’ mirato e scientifico sull’evasore e abbiamo specializzato i nostri uomini in base alla tipologia dei contribuenti, che vanno dal panettiere al piccolo artigiano fino alle grandi banche’.
Parla di evasione come di emergenza anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, sottolineando che, come tale, deve essere contrastata ‘con misure emergenziali vere. Bisogna decidere che la grande evasione fiscale merita la stessa urgenza e la stessa determinazione con cui si combatte’ a suo tempo il terrorismo’.
Un’ipotesi lanciata qualche tempo fa anche dal Garante della Privacy Francesco Pizzetti.
Il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, commenta infine i dati sui redditi. ‘Attenti – dice – a dare chiavi interpretative fuorvianti e non corrispondenti alla realta’. Le comparazioni vanno fatte tra soggetti omogenei, ad esempio tra artigiani e i loro dipendenti. Se confrontiamo il reddito di un dipendente metalmeccanico con quello del suo titolare artigiano, quest’ultimo dichiara oltre il 40% in piu’, con buona pace di chi vuole etichettare gli imprenditori come un popolo di evasori’.