BAGNASCO, NON SACRIFICARE DOMENICA A RAGIONI ECONOMIA

"La domenica non può essere sacrificata a ragioni economiche, altrimenti si perde di identità e coesione". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nell’omelia pronunciata durante la Messa di Pasqua. "La resurrezione – ha proseguito il cardinale Bagnasco – è il cuore della fede, la ragione della nostra vita. Per questo non possiamo fare a meno della domenica, giorno del Risorto. In questo santo giorno l’uomo si riposa dal lavoro, la famiglia si ritrova con tempi distesi, i cristiani partecipano alla liturgia eucaristica, la società cresce. Per tali motivi, umani e religiosi, la domenica non può essere sacrificata a ragioni economiche, altrimenti si perde di identità e coesione. Non solo la famiglia non ha più tempo per sè, ma la società tutta si infragilisce, non diventa più efficiente e produttiva, bensì meno coesa, più agitata e nevrotica". Il cardinale Bagnasco ha poi sottolineato che "l’Anno della fede, che Benedetto XVI ha indetto da ottobre prossimo, sarà un’occasione mancata se non rifletteremo di piu’ sul credere e sul credo cattolico. La nostra fede – ha concluso l’arcivescovo di Genova – e’ nostra perche’ e’ un atto personale, ma non e’ una fede che ci facciamo da noi, secondo le nostre opinioni: e’ la fede della Chiesa, cioe’ degli Apostoli".