Dopo un inizio d’anno all’insegna della prudenza il numero di finanziamenti richiesti da parte delle imprese italiane (analizzata sulla base delle anagrafiche riconducibili sia a imprese individuali sia a società di persone e capitali) nel mese di marzo 2012 ha fatto rilevare un segno positivo, con un +5% rispetto allo stesso mese del 2011, ponderato a parita’ di giorni lavorativi. E’ quanto emerge dal Barometro CRIF sulla domanda di credito da parte delle imprese italiane, elaborato sulla base del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 8 milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti business.
Analizzando la domanda aggregata nei primi tre mesi del 2012 – si legge nella ricerca – si evidenza come nel periodo essa risulti in lieve crescita rispetto al corrispondente trimestre dei 2 anni precedenti (rispettivamente +0,4% e + 0,5%), ma con un calo pari a -8% rispetto al 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti e le imprese italiane avevano avuto una reazione quasi ‘di pancia’, con un picco di domanda derivante dall’aspettativa di un imminente e drammatico razionamento del credito. Analizzando i dati per singola regione emerge una fotografia abbastanza differenziata, con picchi in doppia cifra della domanda di credito in Sardegna, Liguria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta, a fronte di un calo nel Lazio (6%), in Sicilia (-5%) e nelle Marche (-5%). L’importo medio dei prestiti richiesti da parte delle imprese nei primi tre mesi del 2012 ha fatto registrare un incremento del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (41.975 Euro contro 38.008 Euro). Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda le ditte individuali la crescita dell’importo medio dei prestiti richiesti è stato pari a 23.028 Euro contro i 19.086 Euro del 2011 mentre quello delle societa’ e’ stati pari a 54.223 Euro contro i 49.985% rilevati nel I trimestre 2011.