Benedetto XVI "indica la strada alla Chiesa universale verso i pascoli alti di Dio". Lo scrive il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che dalle colonne del quotidiano cattolico Avvenire rivolge al Papa, che domani compie 85 anni, gli auguri a nome di tutti i cattolici del nostro Paese. "La Chiesa che è in Italia, insieme ai suoi Pastori, si stringe a Lei desiderosa di essere la prima e la più vicina", assicura Bagnasco ricordando indica la rivolgendosi nell’articolo direttamente al Papa che, sottolinea il cardinale, "ci indica la via della verità e della vita" e "con la preghiera e il pensiero, la parola e il governo, guida il popolo di Dio. Fin dall’inizio del supremo ministero, Benedetto XVI ha iniziato la sua riforma umile e lieta, consapevole che il problema urgente è quello della fede. Nei viaggi apostolici il Papa ha spesso ricordato – osserva il presidente della Cei – che l’umanità rischia di smarrire la strada dell’umano, di andare contro se stessa: il Vangelo è svelamento di Dio, offerta della sua vita, libertà dalle illusioni, felicità vera".
"La gioia della fede – afferma in merito il cardinale Bagnasco – e’ il filo d’oro che ispira e raccorda ogni suo intervento. Ed e’ questa la risposta piu’ importante di cui il mondo ha bisogno nella sua complessita’: non tanto di mutazioni organizzative, ma di riforma dei cuori, poiche’ sono questi che danno anima e fecondita’ ai programmi e alle strutture. La santita’, centro della riforma lieta di Papa Benedetto – conclude il presidente della Cei – non e’ una astrazione o un ripiego per sfuggire alla modernita’ ma, al contrario, e’ scendere al centro dei problemi dell’uomo contemporaneo".