Il Governo ora si concentra sulla crescita. Con un percorso di equilibrio tra la necessità di risorse e il pareggio di bilancio fissato per il 2013 che il rallentamento dell’economia potrebbe rendere più complesso del previsto. Il premier Mario Monti ha riunito il nucleo ristretto di ministri per affrontare il tema: una sorta di task-force che trovi soluzioni concrete per rilanciare l’economia. E’ il secondo incontro al quale, oltre allo stesso Monti, hanno partecipato il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera, il vice ministro all’Economia Vittorio Grilli, il ministro per il Lavoro Elsa Fornero, quello per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, quello per la P.a. Filippo Patroni Griffi, quello per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi e per l’Istruzione Francesco Profumo. L’idea è quella di arrivare al Cdm di mercoledì sia con il Def, ma anche con il piano nazionale delle riforme che dovrebbe essere la cornice nella quale recuperare una fase di sviluppo. Ma prima se ne parlerà con i partiti che sostengono il governo nell’incontro fissato per domani con Alfano, Bersani, Casini. I dati sui quali lavorare non sono proprio confortanti: c’e’ da fare i conti con una crescita molto sotto lo zero. Domani il Fondo Monetario Internazionale diffondera’ le proprie stime. Il dato definitivo che il Governo fissera’ per l’anno in corso sara’ noto ufficialmente solo mercoledi’ con l’ok al Def. In tempo per la riunione del G20. Ma dalle prime indicazioni e’ possibile decifrare che la crescita sarà tra -1,3% (stima della Commissione Ue) e -1,5% (stima del’Fmi). Ma le norme del ‘Salva-Italia’ e i provvedimenti successivi dovrebbero comunque garantire il pareggio. E – ha detto a piu’ riprese il Governo e oggi lo conferma anche Grilli – senza dover ricorrere a manovre aggiuntive perchè i conti ‘sono in ordine’. Il nodo è quello delle risorse da mettere sul piatto. E come noto, una parte rilevante potrebbe arrivare dal crescente impegno nella lotta all’evasione. La delega fiscale recupera l’idea di un fondo nel quale far confluire le risorse sottratte agli evasori per destinarle al calo delle tasse. Ma di riduzione delle aliquote al momento non si parla. Si parla piu’ genericamente di ‘fondo per finanziare gli sgravi fiscali’. ‘L’obiettivo – spiega Grilli – e’ di restituire all’economia’, quando sara’ possibile ‘verificarle e quantificarle’, le risorse recuperate con la lotta all’evasione. Andranno ‘a operazioni di sostegno a classi meno agiate’. E altre entrate potrebbero arrivare con la revisione del catasto e dalla revisione periodica sulle rendite delle case. C’è poi da vedere come andra’ a finire la ‘spending review’ allo studio di Giarda e come andranno le aste delle frequenze dopo l’annullamento, via emendamento, del beauty contest. C’è attesa su cosa succedera’ per la riforma del mercato del lavoro e se le novita’ che usciranno dal parlamento saranno o meno in gradi di rendere piu’ ‘appetibile’ il mercato italiano. Resta da affrontare il tema del ‘credit crunch’ per le imprese (Passera ci sta gia’ lavorando con l’Abi) e quello dei pagamenti arretrati della P.a. Insomma la situazione sul fronte sviluppo e’ al momento estremamente ‘fluida’ ma i ministri appaiono ottimisti: ‘abbiamo appena chiuso un incontro sullo sviluppo, sulle prospettive di crescita e su quello che il governo può fare, oltre a quello che ha gia’ fatto, per avviare la crescita e per togliere l’economia dalla recessione’, commenta Fornero. Un’idea su come procedere la avanza il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo: per stimolare la crescita si potrebbe utilizzare