‘La fiducia delle famiglie è ai minimi da 7 anni e il dato che emerge dal rapporto Censis-Confcommercio della riduzione dei consumi nel 2012 del 2,7% conferma che l’economia sta vivendo una condizione da allarme rosso’. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, descrive la situazione dei consumi in Italia e a margine della presentazione dell’outlook dei consumi sottolinea che a spingerli al ribasso sono ‘la pressione fiscale, l’aumento delle aliquote iva e la difficoltà nell’erogazione dei crediti’. Sangalli spiega che ‘occorre intervenire per una radicale revisione della spesa pubblica che permetterà una ripresa dei consumi per disinnescare la mina dell’aumento delle aliquote iva insieme al recupero dell’elusione e dell’evasione che serviranno a diminuire la pressione fiscale’. In tal senso Sangalli sottolinea che ‘la delega fiscale varata dal governo non va in questa direzione e non aver costituito il fondo per la riduzione delle tasse è stato un grave errore. Per questo chiederemo a politici e tecnici di recuperare a questa ingiustizia insieme al recupero del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese perche’ significa una mancanza di liquidità’. Il presidente di Confcommercio fornisce poi qualche numero: ‘Per i contribuenti in regola la pressione fiscale e’ del 55%, i consumi del 2012 scenderanno del 2,7% e nel quadriennio 2011-2014 gli aumenti dell’Iva bruceranno 38 miliardi di consumi. Questi dati ci dicono la drammaticita’ e la durata di questa recessione’. Per Sangalli, quindi, ‘per far ripartire l’economia serve una radicale revisione della spesa pubblica che consenta di disinnescare la mina dell’aumento delle aliquote, oltre che la riduzione della pressione fiscale’.