Sono state annullate le multe per complessivi oltre 5,5 milioni di euro inflitte dall’Antitrust nell’agosto scorso a quattro società fornitrici di apparecchiature per la risonanza magnetica, accusate di aver realizzato un’intesa distorsiva della concorrenza. Lo ha deciso la prima sezione del Tar del Lazio, presieduta da Roberto Politi; pubblicati i dispositivi, si attendono adesso le motivazioni delle sentenze. A rivolgersi al Tar erano state le società Alliance Medical, Toshiba Medical Systems Italia, Philips e Siemens, rispettivamente sanzionate per 341.250 euro (Alliance Medical), per 1.102.500 euro (Siemens), per 3.953.250 euro (Philips) e per 141.750 euro (Toshiba Medical Systems). Secondo l’Antitrust, le quattro società avevano concordato le modalità di partecipazione a una gara di appalto per la fornitura di apparecchiature elettromedicali ‘sostituendo al confronto concorrenziale in sede di gara una forma di collaborazione collusiva’. Le sanzioni arrivarono a conclusione di un’istruttoria avviata su segnalazione della società Ge Medical Systems Italia che aveva denunciato l’esistenza di un possibile accordo in merito alle modalità di partecipazione alla gara bandita dalla Societa’ Regionale Sanita’ campana (So.Re.Sa) per la fornitura, in forma di acquisto e noleggio, di sette apparecchiature per risonanza magnetica e dei relativi servizi di assistenza. Il Tar, nell’accogliere i ricorsi e annullare il provvedimento con cui sono state inflitte le sanzioni, ha anche condannato l’Agcom a rifondere delle spese di giudizio ciascuna delle ricorrenti liquidando 10 mila euro.