In Italia, per uscire dalla crisi bisogna coniugare il necessario processo, inevitabile e salutare di deleveraging con la capacità di essere pro-crescita e questo non è un discorso banale. La tempistica di queste due cose "non è necessariamente la medesima", motivo per cui i risultati "sul consolidamento fiscale sono più veloci di quelli sulla crescita, ma questo non vuol dire che siano incompatibili".
Secondo il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli, che ha parlato durante la conferenza stampa congiunta con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a conclusione dei lavori del G20, per raggiungere questo duplice obiettivo il Governo italiano non tralascia nulla, neppure "dismissioni del patrimonio pubblico, con l’obiettivo di ridurre l’impatto del debito".
Grilli ha però precisato che "bisogna evitare la sensazione che siano stati fatti aggiustamenti fiscali, ma non c’è crescita e quindi che abbiamo sbagliato": il punto secondo il viceministro è appunto che le tempistiche sono differenti.