Monti dovrebbe continuare ‘a servire il Paese’ e le future alleanze elettorali non potranno prescindere ‘dall’esperienza di questo governo’. Lo dice a Repubblica Pier Ferdinando Casini che delinea i contorni del ‘partito della Nazione’ e sugli incontri tra Montezemolo e Berlusconi dice: ‘sono amici di lunga data. Una cosa deve essere chiara – spiega Casini a proposito delle ‘novità annunciate dal segretario del Pdl Angelino Alfano -. Le possibili convergenze ruotano attorno all’esperienza Monti. Non potremo condividere alcuna alleanza con chi cerca di indebolirlo. E se si indugia ancora nella mitologia del berlusconismo è difficile costruire l’unità dei moderati’. Per il progetto del Partito della Nazione Casini è ambizioso e non ‘mette limiti alla provvidenza’. Quanto alla ‘perdita’ del governatore Lombardo e di Mpa si sente ‘sollevato da una preoccupazione’: ‘il nostro progetto – dice – deve essere lontano dal clientelismo assistenziale che per anni ha caratterizzato un certo meridionalismo. E anche da un sindacalismo territoriale che cerca di evocare idee legiste’. Il nuovo partito, aggiunge Casini, e’ aperto a professionisti, sindacalisti, imprenditori, ai ministri tecnici ‘senza fare nomi’. ‘Se fossi in Alfano – prosegue – mi arrabbierei molto per le esternazioni nervose di esponenti del Pdl nei nostri confronti. Rivelano una certa sfiducia nel Popolo della Libertà, oltre che una comprensibile apprensione per ciò che si muove fuori dal loro recinto’. Infine Casini ribadisce il ‘no’ alle elezioni a ottobre: ‘Chi pensa che siamo fuori dall’emergenza o è un matto o è un irresponsabile. Il governo andra’ avanti un anno, fino al termine della legislatura’.