‘La politica dei tagli del governo Monti ci portera’ altri guai, l’idea che le riforme strutturali suscitino automaticamente il risanamento e lo sviluppo non sta in piedi’. Ne e’ convinta la leader della Cgil Susanna Camusso, che chiede di ‘aiutare il Paese, salvare il lavoro e le imprese, ridare dignità all’intervento pubblico in economia’. Intervistata dall’Unità, Camusso si dice ‘preoccupata per la deriva sociale, per il rischio che la rassegnazione e la paura spingano molti alla disperazione’. Con Cisl e Uil, afferma, ‘penso che dovremmo fare una una proposta unitaria sul fisco al governo, perchè non è tollerabile che lavoratori e pensionati paghino il prezzo più alto’. La Cgil, prosegue la leader sindacale, ‘combatte una battaglia perchè sia chiaro che il modello economico adottato in Europa e che fa proseliti in Italia è sbagliato e ha fallito. E’ ora di riscoprire il valore della vecchia mediazione tra capitale e condizioni di vita delle persone che ha consentito all’Europa di crescere e di vivere in pace’. Camusso interviene anche in tema di violenza sulle donne, che ‘è il risultato di un deterioramento profondo della nostra convivenza, delle relazioni tra uomini e donne, in cui la stagione del berlusconismo ha avuto un ruolo decisivo. Parallelamente a questi fenomeni drammatici – conclude – c’è un’offensiva politica e sociale contro le donne, il diritto alla maternità e al lavoro’.