E’ necessario "essere attenti a un’altra sorta di miseria umana", oltre alla crisi economica: "Quella della perdita di riferimento a valori spirituali, a Dio": lo ha detto il Papa nel corso dell’udienza collettiva concessa stamane ai nuovi ambasciatori di Etiopia, Malaysia, Irlanda, Fiji, Armenia. "Questo vuoto – ha detto Benedetto XVI – rende più difficile il discernimento del bene e del male, così come il superamento degli interessi personali in vista del bene comune. Rende facile l’adesione a correnti di idea alla moda, evitando lo sforzo necessario di riflessione e critica".
Parecchi giovani in cerca di ideale, si rivolgono ai paradisi astificiali che li distruggono, ha detto ancora il Papa. Dipendenze, consumismo e materialismo, benessere non colmano il cuore dell’uomo fatto per l’infinito. Perché la più grande povertà è la mancanza di amore. Nella povertà, la compassione e l’ascolto disinteressato sono un conforto. Anche privati di grandi risorse materiali, è possibile essere felici".