FAMIGLIA CRISTIANA: ABBIAMO CREDUTO A MONTI, MA LA FASE 2 DOV’È?

"Le cose da fare. Il governo le farà?". E’ il dubbio che ‘Famiglia cristiana’ esprime in un editoriale pubblicato oggi sul sito a firma Roberto Jucci, in cui si sottolinea che "il varo della cosiddetto ‘fase 2′, quella della crescita, si fa attendere". Eppure, spiega il settimanale, "abbiamo dato fiducia al governo Monti. Ci hanno detto, e con autorevolezza, che eravamo sull’orlo del precipizio. Ci hanno detto che senza le manovre che abbiamo subito non ci saremmo potuti salvare e, quando si e’ gridato a gran voce che a pagare erano le fasce più deboli e più indifese della popolazione, ci hanno detto di pazientare perchè la fase 2, quella della crescita, avrebbe colpito anche gli sprechi e le inique spese politiche". Poi "ci hanno detto che lo avrebbero fatto dopo, perchè questi ultimi interventi richiedevano tempi più lunghi. Ci abbiamo creduto". Però "gli effetti collaterali della cura amara della fase 1 sono già visibili". Ora però, per ‘Famiglia cristiana’ non si puo’ piu’ attendere "dobbiamo crescere. Non abbiamo più alternative, per farlo servono soldi e non possiamo ancora spremere le fasce sociali già vessate. Possiamo, e dobbiamo, reperire i fondi soltanto con il taglio della spesa politica, eliminando gli sprechi e facendo pagare le tasse a chi sistematicamente evade". Insomma, "mentre i Partiti si accapigliano e gareggiano a chi potra’ stupire di piu’ gli ignari elettori, facendo ‘proclami’ e impegnandosi in operazioni di ‘beauty contest’, proponendo di cambiare tutto (tranne le facce naturalmente) e discutendo di tutto, il governo dovrebbe procedere con urgenza a varare la cosiddetta ‘fase 2’, quella del rilancio economico, che i cittadini, fiduciosi, attendono". Perchè "siamo in ritardo", ed è quindi "necessario a questo punto procedere con decreti ‘a corsia preferenziale’. Tutti si dichiarano d’accordo al taglio delle spese inutili, non dovrebbero essere necessari quindi lunghi tempi di concertazione". C’è dunque molto da fare per il settimanale dei Paolini, di sicuro "la politica, così come è adesso, non lo farà mai e i cittadini lo sanno, per questo ormai con chiarezza manifestano di non credere più nei partiti. Credono nel governo, ma per quanto ancora?".
Segue poi un lungo elenco di suggerimenti all’esecutivo Monti sullle cose "indispensabili" da fare per la crescita. Tra queste: stabilire e attuare, concretamente, le retribuzioni massime per politici e manager a qualsiasi livello, possibilmente anche quelli bancari, controllando i doppi, tripli e i multipli incarichi e considerando la retribuzione omnicomprensiva.
– definire un sistema fiscale in grado di combattere l’evasione in maniera ‘strutturata’ e preventiva.
– Il falso in bilancio, oltre una stabilita soglia di evasione, deve essere penalmente perseguito e tutti, Partiti, Sindacati, Fondazioni, Enti di ogni tipo, ecc., devono sottoporre i propri bilanci alla Corte dei Conti.
– dismettere (non svendere) i beni degli Organi Centrali e Periferici.
– rivisitare la normativa relativa ad esenzioni di tasse o contributi vari, ciò allo scopo di eliminare, o quantomeno ridurre, le disuguaglianze esistenti e far si che chi ha diritto e bisogno veramente possa essere maggiormente garantito.
– rilanciare le opere pubbliche.