Lusi – Renzi: Rispondergli umilia solo, vado avanti a viso aperto

"Rispondere alle accuse di Lusi non è difficile. È umiliante, casomai. Perché il giochino è chiaro: si vuol far credere che siamo tutti uguali. E che anche quelli che chiedono di abolire il finanziamento pubblico ai partiti sono come gli altri. Anzi, peggio degli altri. Vogliono farci passare da ladri, e per di più da ladri di polli. Era già accaduto un paio di mesi fa, prima con un pezzo di Franco Bechis su Libero e poi con un`intervista al tesoriere della Margherita da Michele Santoro. Oggi si torna alla carica, con la notizia che ‘Lusi ha dato 70mila euro a Renzi’. A dire il vero erano 140mila euro tre mesi fa e oggi sono diventati la metà: neanche i titoli di stato greci hanno perso così tanto. Ma ovviamente non è questo il punto". Il sindaco del Pd di Firenze Matteo Renzi, via sito facebbok e twitter, articola in "tre considerazioni molto semplici" sui propri soldi, le proprie iniziative politiche e le proprie idee, la risposta politica al tentativo di chiamata di correo fatta dall’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi nei suoi confronti davanti alla Giunta immunità del Senato che deve esprimersi sulla richiesta di arresto dei Pm di Roma.

E contrattacca. "Il senatore Lusi – ha scritto Renzi nella sua difesa- avrebbe il dovere di dimettersi immediatamente visto che è reo confesso di furto. Se un cittadino ruba un portafoglio va dentro, se un parlamentare ruba milioni di euro si fa scudo dell`immunità. Questo atteggiamento è insopportabile. Ma io non avevo paura dei ladri neanche da bambino. Non inizierò certo adesso. Possono usare tutti i messaggi in codice che vogliono. Io vado avanti a viso aperto, sapendo che le insinuazioni passano, la realtà dei fatti resta".

Ecco allora le "tre considerazini semplici" di Renzi. "I miei soldi. Credo – ha sottolineato il Sindaco di Firenze- alla trasparenza assoluta, come dovere di un pubblico amministratore. Possiedo insieme a mia moglie una casa acquistata con un mutuo acceso presso la Cassa di Risparmio di Firenze, muto che termineremo di pagare nel 2034. Mia moglie ha una Volkswagen Sharan, io mi muovo in bici o con l`auto elettrica del Comune. Non ho titoli azionari, non ho seconde o terze case, non ho patrimonio da dichiarare. In banca in questo momento ho 23.147 euro, comprensivi dell`anticipo del mio libro. Non tutti sono uguali: c`è chi usa i soldi del partito per comprarsi la casa, c`è chi ha la paghetta, c`è chi compra la laurea. Io faccio come tutti gli italiani: se ho da comprarmi la casa, faccio il mutuo. Se ho da laurearmi, vado all`università. Vivo (bene) con il mio stipendio di circa cinquantamila euro netti all`anno e con lo stipendio di mia moglie, insegnante precaria della scuola pubblica".

Secondo tema, sono "le mie iniziative politiche". Per le campagne elettorali (primarie e amministrative) e per gli eventi (a partire dalle due Leopolde) non ho ricevuto un centesimo né dal Pd, né dalla Margherita, né dai DS. Vorrei essere chiaro, come ho già detto tante volte: se me li avessero dati li avrei presi volentieri. Perché i soldi del finanziamento pubblico servono (o dovrebbero servire) alle campagne elettorali, non alle case dei tesorieri. Ma non me li hanno dati. Anzi. I soldi li ho dati io – come tutti gli amministratori – alla Margherita, finché ero iscritto a quel partito (circa 5.000 euro di contributo) e al PD, subito dopo (circa 6.000 euro di contributo). Visto come li spendono penso di aver fatto male a contribuire, ma era un obbligo statutario e le regole si rispettano, sempre, anche quando non siamo d`accordo. Siccome su questo punto qualcuno mente, faccio una proposta: tutti i tesorieri (Margherita, Ds, Idv, An, Forza Italia, Lega, Rifondazione, eccetera) eliminino ogni dubbio. Mettano on-line tutti i soldi che hanno dato e a chi, con fatture, bonifici e assegni. Così vediamo chi spara balle".

Terza considerazione di Renzi, sono "le mie idee". E "io propongo da mesi l`abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti. Lo dicevo alla Leopolda, l`ho scritto in Stilnovo, lo ripeto oggi. Abolire tutto, abolire subito. Porteremo anche questo tema nella campagna elettorale delle primarie – se ci saranno, come spero – perché sul punto specifico sono certo che gli elettori del Pd siano molto più avanti dei loro rappresentanti".