Frattini, Berlusconi non punta al Colle

‘La riforma costituzionale è decisiva, direi vitale. Ma non basta. Non può bastare. Al cittadino arriva solo il pezzo forte: il potere di eleggere il suo presidente. E, invece, si aspetta un’infinità di altre risposte. Per la scuola. Per il lavoro. Per la sanità…’. E’ quanto sostiene Franco Frattini, intervistato da Avvenire, che sull’ipotesi che Berlusconi miri a farsi eleggere capo dello Stato afferma: ‘Lo conosco da anni, so come la pensa… E so che non sogna e non punta al Colle. Berlusconi non sarà premier e non correrà per un incarico istituzionale. Lui ha solo un gran de sogno: lasciare al Paese un partito dei moderati nuovo e forte. E ha un solo cruccio: vedere che i suoi sacrifici non sono coincisi con quelli dei vertici del Pdl’. Frattini ammette che nel Pdl sono stati commessi molti errori: ‘Abbiamo sbagliato molto e abbiamo sbagliato tutti. Anche il sottoscritto ha fatto errori. E solo avendo l’umiltà di ammetterlo avremo la possibilità di ripartire. Le sconfitte dure di Palermo e di Parma non sono casuali. Sono giuste. Sono nette. Sono la conseguenza ai nostri errori. Abbiamo sbagliato tanto nelle scelte dei candidati e non siamo riusciti a creare un legame tra centro e periferia. Negli ultimi anni siamo diventati autoreferenziali, incapaci di ascoltare il lamento della società e di rinnovare profondamente la classe dirigente’. Nel 2013 questo rinnovamento ci sarà? ‘Le assicuro che ci sarà. E non sarà solo un rinnovamento generazionale. A guidare le scelte -dice Frattini- saranno competenza, merito, onesta’. Apriremo le nostre liste alla società civile. Daremo spazio a energie nuove. Ai movimenti, alle associazioni… Ci sarà ancora Alfano al timone? Alfano era stato chiaro e noi non gli abbiamo dato tempo. Molti lo hanno sostenuto con convinzione, altri hanno privilegiato un dibattito organizzativo che ha creato inutili tensioni. Ora però tutti capiscano che è il momento della coesione, dell’unita’, del lavoro corale per dare forza al segretario.
Angelino va aiutato, rafforzato, sostenuto, perchè alla sua leadership non esistono alternative’.