L’Organismo unitario dell`Avvocatura (Oua) in audizione in commissione Giustizia del Senato ha esposto le proprie critiche sui progetti di legge di modifica della Legge Pinto. La delegazione era composta dal presidente dell`Oua, Maurizio de Tilla, e da Gaetano Amoroso, coordinatore Oua della Commissione Lavoro. Lo riferisce una nota dell’ufficio stampa Oua.
"Da un lato – dice De Tilla nel comunicato che sintetizza la posizione dell’Oua – lo Stato è incapace di garantire la ragionevole durata dei processi, dall`altro incalzato dalle continue condanne degli organismi europei, è stato costretto ad approvare una legge, la Pinto, per risarcire i cittadini vittime di questo disservizio".
"Eppure, dopo anni, invece di mettere mano a riforme per rendere efficiente la macchina giudiziaria, ricorre a stratagemmi – accusa il presidente dell’Oua – per ovviare il problema, aumenta il contributo unificato, introduce la mediaconciliazione obbligatoria, cerca, di fatto, di ridurre l`accesso dei cittadini al sistema giustizia, nonostante ciò non riesce a sciogliere il nodo della lunghezza dei procedimenti. E allora, ecco, che decide di ‘barare’, intervenendo proprio sulla legge Pinto (con il ddl n. 3125), e snaturando, così i principi alla base delle decisioni già prese sul tema dalla Corte Europea dei diritti dell`Uomo e pienamente recepiti dalla Corte Suprema di Cassazione".