L’idea di cancellare la parata militare del 2 giugno trova crescenti consensi, soprattutto alla luce dell’ultimo terribile terremoto che ha seminato morti e distruzioni. Il settimanale Famiglia Cristiana rilancia l’appello di Pax Christi con un’intervista a firma Alberto Chiara. E’ la festa della Repubblica. "E allora dobbiamo intederci – ragiona don Renato Sacco, di Pax Christi -. Per Patria, e lo scriva – mi raccomando – con la "P" maiuscola perchè i pacifisti non sono irriverenti, intendiamo una somma di interessi e di confini da difendere armi in pugno o una comunità che deve farsi carico specialmente di chi soffre, piange, ha perso tutto? Se vale la seconda definizione, come spero e credo, allora l’appello lanciato da numerose associazioni e movimenti perchè la parata del 2 giugno venga semplicemente cancellata è da rilanciare sopratutto all’indomani delle tragiche scosse che martedì 29 maggio hanno nuovamente sconvolto l’Emilia Romagna". L’articolo sottolinea come non si tratti solo di un problema economico. "Risparmiare 4 milioni sarebbe in tempo di crisi una cosa saggia – sottolinea don Sacco -, la stessa cifra potrebbe finanziare almeno in parte l’emergenza e l’avvio della ricostruzione nelle zone terremotate, ma quel che più conta è il segnale di sobrietà e di condivisione del dolore altrui".