"E’ un momento di grande tristezza, soprattutto per il Santo Padre. Un momento di tensione, di confusione, di voci incontrollate che rimbalzano sui media spesso senza ragione", "è bene quindi arrivare alla verità lasciando lavorare chi è preposto a tale compito dalla giustizia". Il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio dei migranti esprime disappunto per la tempesta del cosiddetto ‘Vaticanleaks’ ma conferma di non temere "tracolli" perché "la Santa Sede è una nave capace di andare sempre avanti" e "la Chiesa non è composta solo da uomini che possono sbagliare ma soprattutto da missionari, volontari, preti, suore che vivono accanto a poveri e sofferenti: è questa la vera Chiesa e Cristo non l’abbandona mai".
"Siamo tutti amareggiati a partire dal Papa che però continua sereno a guidare la Chiesa" tanto che non è assolutamente all’ordine del giorno, risponde il cardinale Vegliò, l’ipotesi di dimissioni di Benedetto XVI: "Ma per carità! Ognuno può pensare quello che vuole . Però ipotizzare scenari simili vuol dire parlare di argomenti che non si conoscono e alimentare la confusione", sono "scenari che stanno solo nella fantasia di chi li adombra". "Se tutte le accuse che sono state fatte all’aiutante di camera risulteranno vere – conclude Vegliò – sarà gravissimo, sconvolgente. Per questo è bene far lavorare gli inquirenti e pregare Dio affinchè si arrivi subito alla verità per far placare questa tempesta".