Inizia oggi a Milano la visita più lunga di un pontefice in una città italiana. Tre giorni fitti di appuntamenti che porteranno in città un milione di persone con delegazioni da 153 Paesi. Il viaggio di Benedetto XVI nella diocesi ambrosiana, che arriva 28 anni dopo l’ultimo dei due passaggi di Giovanni Paolo II, coincide infatti con il settimo Incontro mondiale delle famiglie, dedicato questa volta al tema "La famiglia, il lavoro e la festa". Si tratta di "grande evento" anche dal punto di vista civile, visto che è stato necessario nominare il prefetto, Gian Valerio Lombardi, commissario straordinario. Solo per la sicurezza sono già state mobilitate 10mila persone tra appartenenti alle Forze dell’ordine e volontari. Numeri senza precedenti per Milano, chiamata a una sorta di prova generale dell’Expo 2015.
Sarà però soprattutto una grande festa religiosa che mira a promuovere una riflessione collettiva sulla necessità di conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e di recuperare il senso vero della festa. Per Benedetto XVI l’organizzazione del lavoro di oggi, "pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo", contribuiscono infatti a "disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico". Il Papa lo ha scritto già nel 2010 in una lettera che annunciava le date dell’Incontro, ma ieri lo hanno ribadito da Milano anche i cardinali Dionigi Tettamanzi e Angelo Bagnasco.