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I deputati del Pdl Alfredo Mantovano e Alessandro Pagano hanno presentato al ministro della Giustizia, Paola Severino, una interrogazione sull’attività svolta nelle ultime ore da pubblici ministeri della Procura di Napoli nei confronti di Ettore Gotti Tedeschi nell’ambito dell’inchiesta Finmeccanica. In particolare, hanno chiesto chiarimenti sul fatto che "Gotti Tedeschi sia stato sottoposto a perquisizione nella propria abitazione a Piacenza e nel proprio studio a Milano senza essere formalmente indagato: uno strumento di acquisizione di elementi di prova così invasivo non poteva essere evitato, o quanto meno preceduto, da un invito a mettere a disposizione i documenti cercati dagli investigatori? Tanto più che ci si trova di fronte a una persona che della trasparenza ha fatto la propria divisa personale e professionale".
Chiarimenti i due deputati Pdl sollecitano anche "sul fatto che, al momento delle perquisizioni, non sia stata permessa da subito l’assistenza di un difensore. Nonostante la qualifica procedimentale del prof. Gotti Tedeschi sia di persona informata sui fatti, l’oggetto delle perquisizioni era però l’acquisizione di documenti nella disponibilità dello stesso Gotti Tedeschi, da lui presumibilmente detenuti in immobili di sua pertinenza: non avrebbe dovuto essere rispettata la garanzia della presenza di un avvocato di fiducia?".
Mantovano e Pagano segnalano anche la "necessità di allontanare l’ipotesi che scopo delle acquisizioni sia di avere la disponibilità di documenti sullo Ior, l’Istituto delle Opere di Religione, del quale il prof. Gotti Tedeschi è stato presidente fino al 24 maggio scorso. Se così dovesse essere, ci si troverebbe di fronte – avvertono – al tentativo di una articolazione della magistratura italiana di intromettersi in attività di un organismo di uno Stato estero, superando il limite della giurisdizione, e al di fuori delle regole che disciplinano i rapporti fra lo Stato italiano e la Città del Vaticano".