La crisi economica è una "guerra sottile" contro cui combattere, per arrestare una disoccupazione che continua a crescere e arginare l’emorragia di imprese che falliscono. Contro questo nemico, i giovani di Confindustria vogliono essere in prima linea e dare un contributo di proposte per vincere le sfide della crescita e dello sviluppo.
Da oggi e fino a sabato, gli under 40 si riuniranno nella cittadina ligure per analizzare le conseguenze "drammaticamente concrete" della recessione e sollecitare Governo e partiti a mettere in campo misure urgenti per dare al paese una speranza di ripresa.
Il titolo del convegno dei giovani sarà ‘Siamo in prima linea. Europa, innovazione e legalità i principi da difendere’. Europa come valore imprescindibile, innovazione come leva per tornare a crescere e legalità come ecosistema per consentire lo sviluppo: le tesi dei giovani imprenditori, che saranno illustrate dal presidente Jacopo Morelli, ruoteranno attorno a questi tre concetti.
La ‘guerra’ virtuale viene evocata anche nel logo della kermesse: un filo spinato nero su sfondo bianco. Un filo da spezzare per fare spazio al cambiamento e al merito. Il messaggio che sarà lanciato da Santa Margherita è chiaro: i giovani non si arrendono all’idea di vivere in un paese stanco e destinato al declino. Ma vogliono vivere in un’Italia che produce, lavora, rispetta e innova le regole. Dopo la scelta fatta al meeting di Capri, con i rappresentanti dei partiti esclusi dal dibattito, questa volta la politica tornerà protagonista. Nella due giorni interverranno tra gli altri il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, e il vicesegretario del Pd, Enrico Letta. E’ previsto anche l’intervento dell’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni.
Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, alla sua prima uscita davanti alla platea dei giovani. Quest’anno i proventi della tradizionale cena degli imprenditori saranno devoluti in parte alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna e in parte al fondo ‘Più scuola, meno mafia’.