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Il Fisco detta istruzioni ai propri uffici legali e punta sulla riduzione del contenzioso. Per realizzare questo obiettivo l’Agenzia delle Entrate farà sempre più leva sulla sostenibilità della pretesa tributaria e sulla qualità della difesa in giudizio che consentiranno di raggiungere i tre obiettivi prioritari dell’amministrazione finanziaria: migliorare gli indici di vittoria, sviluppare la tax compliance, incentivare il ricorso agli strumenti ‘evita lite’ da parte dei contribuenti. Con la circolare diffusa oggi, l’Agenzia delle Entrate fornisce gli indirizzi operativi del contenzioso tributario per il 2012. La circolare chiama innanzitutto gli uffici a un rinnovato impegno, anche in virtù delle recenti modifiche normative che hanno interessato il contenzioso. Il riferimento è, in particolare, all’avvio della mediazione obbligatoria per le controversie fino a 20.000 euro e alla chiusura agevolata delle liti ‘minori’ pendenti al 31 dicembre 2011. Sviluppo delle professionalità, potenziamento degli strumenti di monitoraggio/analisi del contenzioso e sistematica partecipazione dei funzionari del Fisco alle udienze. E’ questa la strategia per rafforzare la difesa in giudizio degli interessi erariali, con un occhio di riguardo alle liti più rilevanti dal punto di vista giuridico ed economico. Sul fronte della mediazione, agli uffici è richiesto di concludere con tempestivita’ tutti i procedimenti con un atto che assicuri la ‘giusta imposizione’. Più in generale, le linee operative spingono verso la valutazione del rating (grado) di sostenibilita’ della lite; raccomandano l’esercizio dell’autotutela tutte le volte che ne ricorrono i presupposti e suggeriscono di valutare attentamente le probabilità che siano accolti l’appello o il ricorso in Cassazione. Stop infine ai giudizi eccessivamente lunghi: sul punto, le novità introdotte dalla manovra correttiva dello scorso anno, offrono un’occasione di cooperazione con le Commissioni tributarie per ridurre il contenzioso pendente.