
A nulla è valso il tentativo del sindaco del centrosinistra ad Isernia, Ugo De Vivo, di dar vita ad una giunta tecnica per salvare l’amministrazione composta da una maggioranza di consiglieri di centrodestra. E’ durata meno di un mese infatti la sua avventura alla guida del Comune molisano, dal ballottaggio del 21 maggio ad oggi quando era previsto il primo Consiglio comunale. Ma con le dimissioni di 17 consiglieri, rassegnate davanti al notaio, la nuova amministrazione di Isernia è ormai archiviata e si aspetta l’arrivo del commissario che porterà avanti la città fino alle nuove elezioni.
Una manovra orchestrata dal centrodestra che detiene la maggioranza dei consiglieri. E così 17 su 21 hanno rassegnato le dimissioni chiudendo ben presto l’era De Vivo. I restanti consiglieri saranno cacciati dai rispettivi partiti.
Una situazione, quella del Molise, sempre più complicata in attesa anche del ricorso al Consiglio di Stato da parte del presidente della Regione, Michele Iorio, per l’annullamento delle regionali di ottobre.
Adesso si aprirà una lunga stagione commissariale (la scorsa settimana anche a Venafro è caduta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicandro Cotugno) che terminerà con l’abbinamento ad una prossima tornata elettorale. Politiche, regionali o entrambe sarà il nodo da sciogliere.