
Il peso dell’Imu non si farà sentire sulle famiglie italiane ‘solo in termini diretti, con aggravi medi di 405 euro annui, o con le ricadute sugli affitti. Vi saranno anche pesanti ripercussioni indirette’, per un totale di 615 euro a famiglia. E’ la stima della Federconsumatori secondo cui all’imposta in sè bisogna aggiungere l’aumento ‘inevitabile di prezzi e tariffe’ dovuto alla ‘rivalutazione (sia in termini di aliquota, sia in termini catastali) dell’Imu per i locali commerciali, per le aziende e per gli uffici, nonchè la reintroduzione di questa imposta sui casolari agricoli’. Gli oltre 600 euro calcolati dall’associazione sono ‘una cifra insostenibile viste le difficili condizioni in cui versano i bilanci familiari, che hanno costretto gli italiani a ridurre i consumi, persino quelli alimentari. Per arginare questa drammatica situazione è indispensabile – conclude Federconsumatori – annullare il nuovo incremento dell’Iva a settembre. Sarebbe un errore imperdonabile, che metterebbe in ginocchio le famiglie e l’intera economia’.