
La Coldiretti plaude all’etichetta per il pesce italiano venduto al dettaglio o servito al ristorante, misura introdotta nel decreto sviluppo. Ma critica il governo nell’aver previsto questa possibilità senza renderla obbligatoria.
Solo rendendo obbligatoria l`etichettatura d`origine, e non facoltativa, "potrà infatti essere garantita piena trasparenza rispetto a una situazione che vede oggi in Italia due piatti di pesce su tre provenienti dall`estero senza che nessuno lo sappia", si sottolinea.
Con la nuova normativa, spiega in una nota l’associazione, i soggetti che vendono al dettaglio o somministrano prodotti della pesca potranno utilizzare nelle etichette e in qualsiasi altra informazione fornita per iscritto al consumatore la dicitura ‘prodotto italiano’. Sarà ammessa anche ogni altra indicazione sull`origine italiana o sulla zona di cattura del pescato più precisa di quella oggi prevista dalle norme in vigore.
Attualmente, ricorda Coldiretti Impresa-Pesca, la legge sull`etichettatura prevede la sola indicazione della zona di pesca. Il pesce italiano, ad esempio, fa parte della cosiddetta ‘zona Fao 37’, che contraddistingue il prodotto del Mediterraneo.