‘Nulla è cambiato. Nel 1992 la magistratura alzò il velo che copriva gli opachi intrecci tra politica e affari, svelando un sistema che avvelenava il nostro Paese e che aveva il suo epicentro a Milano e in Lombardia. Oggi, vent’anni dopo, ci ritroviamo nella stessa situazione, con un governatore indagato per corruzione e finanziamento illecito. E sono indagati diversi politici a lui vicinissimi, insieme a imprenditori e faccendieri che di politica hanno vissuto per decenni’. E’ quanto dichiara, in una nota, il capogruppo dell’ Italia dei Valori nel Consiglio regionale della Lombardia, Stefano Zamponi. ‘La Lombardia – aggiunge – ha bisogno di voltare pagina.
Merita una classe politica diversa, che sappia tenere il malaffare fuori dalla porta’. Quindi ‘sono necessarie elezioni subito, ritornando allo spirito e allo slancio ideale della stagione di Mani pulite, con un candidato governatore che dia ai cittadini lombardi la garanzia di porre definitivamente fine – conclude Zamponi – a malaffare, corruzione e intrallazzi’.