"Tra progressisti e moderati si può creare un asse per governare l’Italia. Come capiscono anche tanti moderati del Pdl". Ne è convinto il leader dell`Udc Pier Ferdinando Casini che in una intervista al Corriere ammette che "esiste" il rischio di elezioni anticipate a ottobre e ne individua la fonte nel centrodestra. "Berlusconi – spiega infatti – è tornato a dare le carte e a spingere il Pdl verso la solita deriva del populismo"; un esempio di questa strategia è per Casini l`attacco all`euro grazie al quale "può certamente prendere più voti" ma "isola il Pdl in uno scivolamento a destra che lo renderà ininfluente nella prossima legislatura".
Insomma, se si parla di "solidità del gruppo dirigente" il Pd per Casini è più forte del Pdl, Bersani è "un interlocutore serio, non cambia idea tutti i giorni". L`appoggio al governo Monti resta per Casini un impegno da sottoscrivere, "non si può andare in ordine sparso", il lavoro "è appena all’inizio e i partiti devono fare le riforme".