PAPA: A MEDICI NON BASTA COMPETENZA, OCCORRE ANCHE UMANITà

‘Gesù che si fa attento alla sofferenza umana ci fa pensare anche a tutti coloro che aiutano gli ammalati a portare la loro croce, in particolare i medici, gli operatori sanitari e quanti assicurano l’assistenza religiosa nelle case di cura’. Lo ha detto il Papa parlando oggi all’Angelus dei brani evangelici su due guarigioni miracolose compiute da Gesù, e invitando gli operatori sanitari a tenere conto che i pazienti, oltre che di ‘competenza professionale’, hanno bisogno di ‘umanità’ e ‘attenzione del cuore’. Essi – ha affermato Benedetto XVI – sono ‘riserve di amore’, che recano serenità e speranza ai sofferenti’. Citando la sua enciclica ‘Deus caritas est’, il Pontefice ha quindi spiegato ‘che, in questo prezioso servizio, occorre innanzitutto la competenza professionale – essa e’ una prima fondamentale necessità – ma questa da sola non basta. Si tratta, infatti, di esseri umani, che hanno bisogno di umanità e dell’attenzione del cuore’.
‘Perciò, oltre alla preparazione professionale – ha aggiunto -, a tali operatori è necessaria anche, e soprattutto, la ‘formazione del cuore’: occorre condurli a quell’incontro con Dio in Cristo che susciti in loro l’amore e apra il loro animo all’altro’.